Grace - U2

"Preghiamo oggi per gli artisti che hanno questa capacità di creatività molto grande e per mezzo della strada della bellezza ci indicano la strada da seguire.
Che il Signore dia a tutti noi la Grazia della creatività in questo momento".

Così Papa Francesco ha introdotto la S. Messa mattutina da Santa Marta.

Un pensiero forse inaspettato che ha suscitato forte commozione e riconoscenza tra gli artisti, tanto che un folto gruppo di essi l’ha voluto pubblicamente ringraziare attraverso una lettera, altrettanto commovente, a cui il Santo Padre ha risposto confermando la stima e le sue preghiere.
Naturalmente il pensiero del Papa per descrivere la missione dell’artista ruota attorno a due parole: Bellezza e Grazia.

"Grace" è proprio il titolo di un brano degli U2.
Il gruppo irlandese capitanato da Bono Vox, che dagli inizi degli anni 80, ha portato di schianto nel mondo rock, uscito dall’ubriacatura anarcoide del movimento punk, una ventata di capolavori legati alla passione sociale attraverso la tradizione cristiana, forse un po’ ingenua, ma specie all’inizio, sanguigna e decisiva.
Paladini di un messaggio di non violenza sulle vicende irlandesi dove il conflitto politico si mescolava con quello religioso, si sono negli anni occupati anche oltre il loro habitat musicale di tutte le traversie belliche e di ingiustizia che attraversano il pianeta.
Bono, molto attivo nel giudizio e nell’organizzazione di eventi benefici, ha sempre giustificato il suo darsi da fare proprio partendo dalla sua fede cristiana, facendosi cogliere anche in contraddizioni volendo inseguire il "politicamente corretto", specie per quanto riguarda i cosiddetti "diritti sociali": ma così va il mondo complicato d'oggi e occorre sempre cogliere la forza positiva che c'è in ogni uomo.

Ma parliamo di Grace:
anno 2000, il brano conclude un LP in cui gli U2 svoltano decisamente verso un rock più dolce, come fossero i Beatles del terzo millennio, ma non perdono la loro forza nei testi.
"Grace" è appunto la fine del viaggio, è la conferma della loro identità (o perlomeno quella di Bono, il più esplicito): "La Grazia è una parola su cui faccio grande affidamento. La Grazia ti dice di non preoccuparti perché sarà lei a prendersi cura dei tuoi peccati, è come una madre"

"Grazia, lei si prende la colpa.
Copre la vergogna. 
Toglie la macchia. 
Ciò che un tempo era dolore. 
Ciò che un tempo era attrito. 
Ciò che lasciò un segno non fa più male.
Perchè la Grazia genera Bellezza dalle cose più brutte"



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