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Visualizzazione dei post da 2024

Il cuoco di Salò - Francesco De Gregori

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"25 Settembre 1943: sull'aeroporto di Forlì, da un aereo proveniente da Monaco di Baviera, Mussolini scende reduce da un breve e travagliato soggiorno in Germania presso il quartier generale di Hitler. A scortarlo ufficiali tedeschi, ad attenderlo il plenipotenziario tedesco Rudolph von Rahn e il comandante delle ss in Italia Karl Wolff. E' una scena emblematica quella che si svolge quel giorno (...) una scena ben diversa da quella di cinque anni prima. Ora ci sono solo divise e autorità tedesche, a voler ribadire, anche fisicamente, la stretta 'sorveglianza - protezione' cui il Duce sarebbe stato sottoposto durante tutto l'arco dei 600 giorni della Repubblica sociale. (...) Mussolini si sarebbe piegato dunque all'aut aut postogli da Hitler per motivazioni eminentemente patriottiche, accettando il progetto presentatogli dal Fuhrer come un sacrificio per la difesa dell'Italia. 'Non c'è altra scelta', avrebbe confidato al figlio Vittorio. 

Pride (In the name of love) / MLK - U2

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"Dio ha creato molte cose a partire dall'oppressione. Ha dotato le sue creature della capacità di creare e da questa capacità sono scaturiti i dolci canti di dolore e di gioia che hanno permesso all'uomo di affrontare il suo ambiente (...) Il jazz parla per la vita. Il blues racconta la storia delle difficoltà della vita (...) Gran parte del potere del nostro 'Freedom Movement deriva da questa musica. Ci ha rafforzato con i suoi ritmi dolci quando il coraggio cominciava a venire meno. (...) Tutti hanno il blues. Tutti hanno bisogno d'amare ed essere amati. Tutti desiderano la fede." Nel suo lungo articolo pubblicato su " Il Foglio " del 16 Marzo 2024 dal titolo " Con il Jazz contro il muro ", Marco Bardazzi (anni di professione giornalistica all' ANSA in America) racconta di Martin Luther King e della sua visita nella Berlino del 1964 , già da qualche anno ferita dal Muro , costruito dal regime comunista sovietico, che divideva tr

What was I made for? - Billie Eilish

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" E poi Billie Eilish , due spanne sopra gli altri con quella ' What was I made for? ' premiata con l'Oscar. Chissà se quando l'ha scritta aveva in mente solo ' Barbie ' o anche se stessa. Anche noi che ascoltiamo potremmo porci la stessa domanda". Così concludeva la sua cronaca della Notte degli Oscar sulle pagine digitali del sito informativo "Ilsussidiario.net" , il 12 Marzo 2024, il saggista Riro Maniscalco , pesarese naturalizzato americano, attento narratore della società e della cultura statunitense. Ma a quale domanda si riferiva ascoltando la ballata pianistica, di profonda semplicità compositiva e dal ritornello di orecchiabile immediatezza, che ha avuto il compito, in qualche modo sorprendente, di introdurre i titoli di coda del film " Barbie " (tra i nominati all'Oscar 2024)? "Per cosa sono stata creata? (...) Penso di aver dimenticato come essere felice (...) Ero solita galleggiare, ora semplicemente cado. Er

Waiting for you - Nick Cave

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"Le grandi idee nel corso dei secoli, mutano forma e accidenti ma sono sorprendentemente costanti e tenaci nella loro costanza. (...) La storia della cosiddetta gnosi è una di queste antiche controversie che come un fiume carsico ha accompagnato per oltre due millenni lo sviluppo della storia delle religioni, le ha influenzate, cambiate (...) e continua a farlo. (...) Se volessimo tentare una sintesi, i problemi principali che si nascondevano dietro il fascino della costruzione barocca delle gnosi cristiane (...) il primo riguarda il grandissimo tema dell'incarnazione. Gli gnostici non amavano la carne, la vivono come decadenza dello spirito (e, di conseguenza non amano l'eucarestia) (...) E un cristianesimo senza carne e senza incarnazione diventa altro, la storia diventa apparenza, fiction; il dolore non ha un senso vero e così invece di essere redento resta per sempre. (...) Ogni volta che nel cristianesimo abbiamo separato il corpo dall'anima e abbiamo combattuto i

Chiedo scusa se parlo di Maria - Giorgio Gaber

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"Se l'origine fosse il punto di partenza per capire l'uomo, quante opinioni potrebbero esserci sulla personalità umana e nessuna potrebbe porsi come convincente. Ma sul presente quel che è l'uomo, sul presente, non può barare nessuno, neanche Karl Marx: 'Io - scriveva a sua moglie da Manchester il 21 giugno 1856 - io mi sento di nuovo un uomo perché provo una grande passione e la molteplicità in cui lo studio e la cultura moderna ci impigliano e lo scetticismo con cui necessariamente siamo portati a criticare tutte le impressioni soggettive e oggettive sono fatti apposta per renderci tutti piccoli e deboli e lamentosi e irresoluti. Ma l'amore, non per l'uomo di Feuerbach, non per il metabolismo di Moleshott, non per il proletariato, bensì l'amore per l'amata, per te, fa dell'uomo nuovamente un uomo' Allora, costruisci su qui! Non sul proletariato ecc ...  Costruisci su qui! Questo è il presente da cui puoi capire cos'è l'uomo e da c