Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Magnificent - U2

Immagine
" Magnificent è la summa del concetto di amore all'interno del percorso U2 , una canzone ispirata fin dal titolo al Magnificat , il cantico che il Vangelo secondo Luca mette sulle labbra di Maria per lodare e ringraziare Dio perché ha liberato il suo popolo.  Magnificent viene scritta da Bono riprendendo la forma del Magnificat, cioè una lode a Dio, ma non solo: è un inno definitivo all'amore"  Così introduce il brano degli U2 , Andrea Morandi nel suo bel libro di testi commentati delle canzoni del gruppo irlandese " In the name of love " (Arcana edizioni, 2012). Magnificent fa parte dell'album " No line on the horizon " pubblicato nell'anno 2009 e risulta l'unica composizione in cui Bono attraverso un episodio personalissimo della sua vita, realizza una vera e propria preghiera della Madre nel ricordo della sua, di madre, Iris , che morì nel 1974, collassando per il dolore qualche giorno dopo aver accompagnato il feretro del pr

L' illogica allegria - Giorgio Gaber

Immagine
" Ma che cosa ci fa essere? Essere ora, in questa situazione storica in cui ci troviamo a vivere? Niente, niente può impedire di rifare nella vita la stessa esperienza che racconta Giorgio Gaber nella canzone ' L'illogica allegria '. Posso essere 'da solo', in qualsiasi posto, ' lungo l'autostrada ', a qualsiasi ora, ' alle prime luci del mattino ', addirittura sapendo che 'tutto va in rovina', ma 'mi può bastare un niente/ forse un piccolo bagliore / un'aria già vissuta / un paesaggio (...) // E sto bene'. Basta che la realtà, qualsiasi frammento di realtà, quasi un niente, entri nell'orizzonte del nostro io attraverso una circostanza qualsiasi, per risvegliarlo e rendere possibile l'esperienza di questo bene. Un bene così sorprendente che sembra quasi un sogno, che quasi mi viene vergogna. Ma un'evidenza s'impone: non posso negare che ' io sto bene / proprio ora, proprio qui / non è mica colpa

Grande Madre - Roby Facchinetti

Immagine
"Mi domando, fratelli e sorelle, come (...) superare l'urto tra l'ideale e il reale?  Facendo, appunto, come Maria, custodendo e meditando. Anzitutto Maria custodisce, cioè non disperde. Non respinge ciò che accade. Conserva nel cuore ogni cosa, tutto ciò che ha visto e sentito (...) Ecco cosa fa Maria: non seleziona, ma custodisce: accoglie la realtà come viene, non tenta di camuffare, di truccare la vita, custodisce nel cuore. (...) Come custodisce Maria? Custodisce meditando. (...) Maria mette a confronto esperienze diverse, trovando i fili nascosti che le legano. nel suo cuore, nella sua preghiera compie questa operazione straordinaria: lega le cose belle e quelle brutte, non le tiene separate, ma le unisce. Per questo Maria è la Madre della cattolicità. Possiamo, forzando il linguaggio, dire che per questo Maria è cattolica, perché unisce, non separa. E così afferra il senso pieno, la prospettiva di Dio. (...) Questo sguardo inclusivo, che supera le tensioni custodend

Tutto l'universo obbedisce all'amore - Franco Battiato

Immagine
" La creazione divina è continua, non qualcosa di avvenuto una volta per tutte, come vorrebbe indurci a credere la concezione di un dio orologiaio, espressione di questo nostro tempo senza Amore in cui anche i sentimenti hanno la data di scadenza, come qualsiasi prodotto sugli scaffali di un supermercato. Dio, invece, il Dio di Dante, è Creatore perché è Padre, ed è Padre perché è Amore. Paternità è Amore che fa i conti con la storia di ogni singolo uomo, di ogni figlio, entrando nel tempo e rispettando le sue scelte; perché la libertà è il limite che Dio ha imposto alla propria onnipotenza, confermandone l'essenza amorosa e non il dominio: come potrebbe definirsi Amore qualcuno che ci costringe a fare qualcosa per lui, persino ad amarlo? Dio è Amore e fa sì che tutto l'universo, come cantava Franco Battiato, compianto cantautore e maestro, obbedisca all'amore, cioè sia una serie di possibilità date alla libertà umana per imparare ad amare e lasciarsi amare sempre di

Tre madri - Fabrizio De André

Immagine
"La Madonna sentiva che la creatura che aveva in seno sarebbe dovuta, un giorno morire - e questo ogni madre, cercando di non pensarlo, lo sente - ma non che sarebbe risorto. (...) quell'uomo sarebbe risorto. Ma lei non lo sapeva. 'Avvenga di me secondo la tua parola' sulla bocca della Madonna è lo stesso che 'Signore, sia fatta la tua volontà' sulla bocca di Cristo. La corrispondenza tra l'Angelus e la Croce è nel fatto che tutti e due dicono: 'Avvenga di me secondo la tua parola'." (dall'introduzione di Luigi Giussani ai " Misteri del Dolore " del Santo Rosario nella guida edita da San Paolo edizioni nell'anno 2003) "Quella piccola testolina che la Madonna, come ogni madre davanti al figlio neonato, avrà stretto senza stringerla, accarezzata con delicatezza come fa ogni madre, guardata con stupore e con ammirazione, sarebbe dovuta essere incoronata di spine. 'Salve caput cruentatum'. Come la Madonna risenti

Virgen de Guadalupe - Patty Griffin & Raul Malo

Immagine
"La celebrazione di oggi, i testi biblici che abbiamo ascoltato, e l'immagine di Nostra Signora di Guadalupe, mi suggeriscono tre aggettivi per lei: signora-donna, madre e meticcia. Maria è donna. (...), donna con la signoria di donna. (...) A Sant'Ignazio piaceva chiamarla Nostra Signora. Ed è così semplice, non pretende altro: è donna, discepola. La pietà cristiana nel corso dei tempi ha sempre cercato di lodarla con nuovi titoli: erano titoli filiali, titoli dell'amore del popolo di Dio, ma non toccavano in nulla questo essere donna-discepola. (...) Maria è Madre nostra, è Madre dei nostri popoli, è Madre di tutti noi, è Madre della Chiesa, ma è immagine della Chiesa. Ed è Madre del nostro cuore, della nostra anima. (...) E il terzo aggettivo, che le direi guardandola: si è voluta meticcia per noi, si è meticciata. E non solo con Juan Dieguito, ma con il popolo. Si è meticciata per essere Madre di tutti, si è meticciata con l'umanità. Perché? Perché ha 'meti

O Sanctissima (O du frohliche) - Antonella Ruggiero

Immagine
"Dio avrebbe potuto salvare l'umanità con un atto di sovranità assoluta, sarebbe potuto comparire in tutto il suo Splendore; invece ha deciso di passare attraverso un 'termine', un passaggio stretto: il sì di Maria. La libera adesione di lei è stato il varco inaggirabile attraverso cui Dio ha stabilito di passare, il luogo in cui l'Altissimo, nella Sua onnipotenza, ha scelto di limitarsi e di sottomettersi alla libertà umana, di rispettare fino in fondo l'umana libertà che Lui stesso aveva creato. (...) Certo in senso stretto Dio ha preso carne umana nel ventre di Maria, per la nobiltà di lei; ma in senso ampio, Dio non ha disdegnato di diventare uomo per affermare la grandezza, la nobiltà, il valore di ciascuno, e ha poi voluto proseguire al Sua presenza nel mondo attraverso la carne dei suoi. (...) L'Amore che aveva dato origine una prima volta a tutto - dice San Bernardo - nel ventre tuo si è riacceso, si è ridestato, ha rifatto tutto nuovo. E' la nu

Guadalupe - Tom Russell

Immagine
"Maria apparve per la prima volta a Juan Diego su un colle e gli chiese di far erigere ai piedi di esso un santuario in suo onore. Così Juan Diego si recò dal vescovo Juan de Zummaraga e gli riferì l'evento, ma il vescovo purtroppo non gli credette.  Nella seconda apparizione Maria disse al veggente di tornare dal vescovo, che questa volta lo ascoltò, ma chiese una prova che confermasse le apparizioni. Juan Diego tornò sul colle e Maria gli promise un segno per il giorno dopo, ma il veggente l'indomani non poté recarsi sul colle poiché suo zio era malato gravemente. Così il giorno ancora seguente Juan Diego vide Maria lungo la strada che lo rassicurò dicendogli che suo zio era già guarito, invitandolo a ritornare sul colle. Quando Juan Diego giunse al colle trovò dei fiori di Castiglia, il segno che avrebbe fatto ricredere il Vescovo, poiché si trovavano in una petraia ed erano fiori insoliti per la stagione. Juan Diego li mise nel suo mantello e tornò nuovamente dal Vesco