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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

Una vita - Claudio Chieffo feat. Lombroso

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"La verità non può essere pensata a partire da un 'io' staccato, liberato dalla realtà; né a partire da una realtà necessaria, senza la libertà dell'io'. La verità sta nel rapporto. Il rapporto è il suo problema, perchè esso non va pensato solo come la somma di due addendi già costituiti ciascuno per sé, ma come il modo in cui di essi è vero grazie all'altro. Come sanno tutti coloro che pensano la verità come ciò che emerge nel giudizio di conoscenza, cogliere il vero significa (secondo il celebre canone di Tommaso d'Aquino) sorprendere la corrispondenza o l'adeguazione tra il nostro intelletto e la realtà (adaequatio intellectus et rei). Noi siamo veri e viviamo nella verità non perché non sbagliamo mai o non siamo mai nel falso, ma perché siamo già da sempre nella manifestazione del reale. Siamo nella verità perchè anche sbagliando, 'siamo' rapporto con il reale. E il reale 'attende', se così possiamo dire, la nostra apertura per manif

Happy Xmas (War is over) - John Lennon

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da " Fratelli tutti " Lettera enciclica di Papa Francesco - Libreria Editrice Vaticana, 2020 " L'inganno è nel cuore di chi trama il male, la gioia invece è di chi promuove la pace. Tuttavia c'è chi cerca soluzioni nella guerra, che spesso si nutre del pervertimento delle relazioni, di ambizioni egemoniche, di abusi di potere, di paura dell'altro e della diversità vista come ostacolo. La guerra non è un fantasma del passato, ma è diventata una minaccia costante. Il mondo sta trovando sempre più difficoltà nel lento cammino della pace che aveva intrapreso e che cominciava a dare alcuni frutti. (...) E' così che facilmente si opta per la guerra avanzando ogni tipo di scuse apparentemente umanitarie, difensive o preventive, ricorrendo anche alla manipolazione dell'informazione.  Di fatto, negli ultimi decenni tutte le guerre hanno preteso di avere una 'giustificazione'. (...) Il 'Catechismo della Chiesa Cattolica' parla della possibilità

Pass it on - Billy Bragg

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"E' un sentimento umano che quel bambino sia tuo, madre, ma non è tuo. Ha un suo destino! In termini cristiani si dice, con un termine molto pregnante, che ha una sua vocazione, cioè è stato chiamato da Qualcosa che non sei tu e questo Qualcosa lo chiama a un traguardo, a un fine che non sei tu, padre e madre. La prima condizione per poter educare una creatura umana - i figli, primavera della famiglia e della società - è che ci sia questo senso di distacco, di rispetto, questo senso di timore e tremore per il Mistero che è dentro quella creatura, che è così tua eppure non è tua. (...) E' un reale distacco. Ma non esiste una unità col proprio figlio più profonda di quella vissuta dal padre e dalla madre che cercano di guidare la loro creatura avendo sempre davanti agli occhi questa cosa tremenda e misteriosa che è il suo destino, avendo sempre davanti questo pensiero: che è un essere in rapporto con Qualcosa di molto più grande di noi, a cui io lo debbo accompagnare e verso

In questo mondo di ladri - Antonello Venditti

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"La vita di Gesù con gli apostoli ci prepara a quanto viene raccontato negli Atti. Quando leggiamo i capitoli 2 e 4 di questo libro del Nuovo Testamento, non ci troviamo di fronte ad un idillio, ad una comunità inconsapevole, ma a una reale esperienza di persone bruciate dal fuoco di Gesù. (...) Perciò possono vivere insieme, mettere in comune le loro cose. Tutto ciò era l'esito di una forte comunione, creata da Gesù e dalla immersione nella sua vita. (...) Cosa possiamo percepire nei racconti dei primi capitoli degli Atti? Troviamo una comunione che si irraggia dal centro alla periferia della persona, dal cambiamento del cuore alla condivisione dei beni e delle necessità. I fedeli non sono costretti da una forza esteriore, ma aderiscono liberamente a una grazia che li riempie di timore e di gioia, di un desiderio profondo di vivere assieme." (da " La Straniera. Meditazioni sulla Chiesa " di Massimo Camisasca , ed. San Paolo, 2017) Mons. Massimo Camisasca , mil

Nel nomm - Davide Van De Sfroos

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"da " C'è speranza. Il fascino della scoperta " di Julian Carron   -  Editrice Nuovo Mondo, 2021 "Le sfide recenti ce lo hanno forse fatto scoprire come mai in passato. Ci siamo sentiti uniti nelle difficoltà, persone di fede e non credenti. Nel rispondere alle circostanze, il credente verifica davanti a tutti, inclusi i non credenti, la sua fede: scopre cioè se la fede lo rende consistente davanti alle prove e alle domande del vivere. Così anche il non credente diventa compagno di cammino per il credente. Come a sua volta il credente, con la sua testimonianza, partecipa al destino del non credente. (...) Mario Vargas Llosa, Premio Nobel 2010, ha detto di recente: 'La pandemia ha colto tutti di sorpresa perché avevamo l'impressione che la scienza e la tecnologia avessero dominato la natura. Siamo rimasti scioccati nello scoprire che questo non era vero. Abbiamo visto come l'imprevisto possa condurci all'abisso. (...)' (M.Vargas Llosa, "

River of tears - Eric Clapton

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" Vivere in crisi è vivere inquieti, ma tutta la vita si vive inquieti; nessuna vita, mentre la si vive, è calma e tranquilla, per quanto lo si desideri. Non è solo l'inquietudine a caratterizzare il vivere in crisi ma, ogni caso, un'inquietudine determinata o eccessiva, oltre il limite della sopportazione. (...) Tale passività si manifesta nella più tremenda solitudine. Oltre che sentirci inquieti ci sentiamo anche sottomessi a una 'solitudine senza tregua'. Ma con la solitudine succede lo stesso che con l'inquietudine: anche la solitudine è propria della vita di sempre, anch'essa sta nel fondo della vita umana. (...) Si tratta di una solitudine provocata dall'inquietudine, poiché non sappiamo, né possiamo essere in qualche modo certi di alcunché. Ci ritroviamo soli perché siamo inquieti e confusi. La crisi mostra le viscere della vita umana, l'abbandono dell'uomo che è rimasto senz'appiglio, senza un riferimento, il riferimento di una vit

Tempo al tempo - Zucchero "Sugar" Fornaciari

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da " Il risveglio dell'umano. Riflessioni da un tempo vertiginoso "  di Julian Carron   -  Bur Rizzoli 2020 "La realtà non ci sta dando tregua. (...) In momenti come questi viene allo scoperto il cammino di maturazione che ciascuno personalmente e  insieme agli altri ha fatto, la coscienza di sé che ha guadagnato, la capacità o incapacità di affrontare la vita che si trova tra le mani. Le nostre piccole o grandi ideologie, le nostre convinzioni, perfino quelle religiose sono messe alla prova. La crosta delle false sicurezze mostra le sue crepe. E' in circostanze come quella in cui siamo immersi che si capisce che 'la forza di un soggetto sta nella intensità della sua autocoscienza, cioè della percezione che ha dei valori che definiscono la sua personalità' (L.Giussani, 'Il senso di Dio e l'uomo moderno'  Bur Rizzoli, 2010) nella chiarezza con cui percepisce se stesso e ciò per cui vale la pena vivere. (...) La circostanza, quello che istante p