Tutto l'universo obbedisce all'amore - Franco Battiato

"La creazione divina è continua, non qualcosa di avvenuto una volta per tutte, come vorrebbe indurci a credere la concezione di un dio orologiaio, espressione di questo nostro tempo senza Amore in cui anche i sentimenti hanno la data di scadenza, come qualsiasi prodotto sugli scaffali di un supermercato.
Dio, invece, il Dio di Dante, è Creatore perché è Padre, ed è Padre perché è Amore.
Paternità è Amore che fa i conti con la storia di ogni singolo uomo, di ogni figlio, entrando nel tempo e rispettando le sue scelte; perché la libertà è il limite che Dio ha imposto alla propria onnipotenza, confermandone l'essenza amorosa e non il dominio:
come potrebbe definirsi Amore qualcuno che ci costringe a fare qualcosa per lui, persino ad amarlo?
Dio è Amore e fa sì che tutto l'universo, come cantava Franco Battiato, compianto cantautore e maestro, obbedisca all'amore, cioè sia una serie di possibilità date alla libertà umana per imparare ad amare e lasciarsi amare sempre di più.
Questo è "l'altro viaggio" che tutti siamo chiamati a intraprendere, credenti o no, e quanto sia lungo e tortuoso dipende dalle nostre scelte, dal nostro autentico desiderio di salvezza, di pienezza, di integrità."

Questo è un brano tratto dall'appassionata prefazione dello scrittore Alessandro D'Avenia, al poderoso terzo volume, "Il Paradiso", della "Divina Commedia" di Dante Alighieri, commentata da uno dei più grandi divulgatori del capolavoro della letteratura italiana, il prof. Franco Nembrini, e illustrata da un valente giovane artista, tra i disegnatori più affermati della Marvel Comics, Gabriele Dell'Otto, per le edizioni Mondadori, 2021. 

"Anche con 'Tutto l'universo obbedisce all'amore' , succede a volte che una canzone sembra parli alla testa, ma invece tocca il cuore.
Ci sono brani che muovono la compassione delle persone.
Anche in passato ho scritto canzoni che sembravano semplici e orecchiabili come 'Centro di gravità permanente', invece affrontavano temi profondi che restavano scolpiti nel cuore di chi le ascoltava.
Il mondo è un coacervo, un ammasso di materiale eterogeneo.
Io sono per natura un metafisico, e resto fermo e saldo nel mio genere.
Considero la vita, che trovo meravigliosa, una palestra per farsi i 'muscoli' e se ce la si fa, per cambiare e migliorare.
Tra l'altro 'Tutto l'universo obbedisce all'amore' è una frase di La Fontaine, ma potrebbe essere anche un pensiero biblico."
Tratte da un'intervista, nel 2009, di Maurizio Caverzan sul quotidiano "Il Giornale", queste sono parole di Franco Battiato che illustrano il senso del suo brano, scritto in collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro che per diversi anni lo ha accompagnato nella scrittura delle canzoni del suo repertorio. 
L'artista catanese, scomparso il 18 Maggio del 2021, protetto dall'assistenza amorosa dei suoi familiari, come già documentato in queste "stanze" è stata una personalità molto attratta dal lato spirituale dell'esistenza umana, studiando e immergendosi negli studi e nella conoscenza delle varie religioni, rischiando più volte nello scivolare nel sincretismo, ma mai rinnegando la sua origine culturale nel cristianesimo, privilegiando la dimensione tradizione monacale ed eremitica.
Tutti quelli che hanno avuto modo di incontrarlo, lo descrivono come uomo sensibile e gentile e certamente un personaggio unico nel mondo della ricerca musicale.
"Tutto l'universo obbedisce all'amore" è un brano del 2008, in origine cantato in duetto con Carmen Consoli (altra artista siciliana d.o.c.). La versione che invitiamo ad ascoltare è un live immortalato nel cd "Del suo veloce volo" dal concerto tenutosi all'Arena di Verona  il 2 Settembre 2013 interpretato in magnifica solitudine.




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