Blessed - Lucinda Williams

"La speranza, in sé, ce l’abbiamo o no, è una dimensione della nostra anima e non dipende da come si osserva il mondo o da come si valuta una situazione. La speranza non è la previsione del futuro.
È un orientamento dello spirito, del cuore, che oltrepassa il mondo di ciò che è immediatamente vissuto. Le sue radici più profonde sono conficcate nel trascendente, analogamente alle radici della responsabilità umana. Quando le perdi devi cercarle dentro di te e nelle persone che ti sono vicine, non negli oggetti o in ciò che eventualmente accade.
Dobbiamo mantenere un rapporto umile con il mondo, rispettare ciò che ci supera, prendere coscienza che ci sono misteri che non capiremo mai e assumere delle responsabilità verso il mondo; non dobbiamo basarsi sulla convinzione di sapere tutto e quindi anche come andrà a finire.
Non sappiamo nulla, ma la speranza non può togliercela nessuno"

Queste parole sono di Vaclav Havel, uno dei protagonisti della dissidenza cecoslovacca ai tempi della dittatura comunista.
Filosofo, grande umanista, pagò con il carcere la sua protesta alle limitazioni delle libertà. Fondatore del movimento intellettuale dissidente Charta 77 e autore di un pamphlet che fece il giro del mondo tra chi era attento alla quella situazione sociale drammatica: "Il potere dei senza potere".
Dissolta la dittatura, grazie alla caduta del muro di Berlino venne eletto primo presidente democratico della Cecoslovacchia (1989).
Indimenticabile quando accolse in questa veste la visita pastorale del Papa polacco, Giovanni Paolo II
Anni dopo, successivamente alla separazione dei due stati, fu eletto primo presidente della Repubblica Ceca. Morì nel 2011.

Lucinda Williams è una cantautrice americana.
Nasce nel 1953 e inizia la sua carriera alla fine dei 70.
Fa parte di una schiera abbastanza esigua di songwriter donna nell’area rock blues di una certa rilevanza. Voce di carta vetrata, i suoi racconti musicali, lei figlia di un poeta, ripercorrono le atmosfere della quotidianità di vita dell’America profonda tra grandi autostrade deserte, cittadine assolate tra storie di uomini e donne alla ricerca di una dignità, sempre in lotta con le contingenze della vita di tutti i giorni.
Ma con la coscienza impastata di quella speranza "che rispetta ciò che ci supera, senza pretendere di sapere tutto e quindi come andrà a finire" come diceva Havel.

"Blessed", benedetti, racconta di queste vite e di un modo di sorprendersi:
"Siamo stati benedetti dal pover uomo che ci diceva che il cielo era alla portata di mano,
dal bambino trascurato che ha saputo perdonare,
dalla donna maltrattata che non cercava vendetta,
dalla madre che ha partorito,
dal soldato che ha dato la vita,
da Colui che ha trasformato l’acqua in vino,
dallo sconosciuto viandante che conosceva il nostro nome,
da un affamato che ci ha saziato d’amore,
dal bambino innocente che ci ha insegnato la verità,
dal vagabondo che ci ha mostrato la strada di casa"


Una canzone potente che si apre ad un crescendo di chitarre, come uno spiritual elettrico di forte tensione rock


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