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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Eleanor Rigby - The Beatles

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"Se g uendo la parabola evangelica, si potrebbe dire che la sofferenza, presente sotto tante forme diverse nel nostro mondo umano, vi sia presente anche per sprigionare nell'uomo l'amore, proprio quel dono disinteressato del proprio 'io' in favore degli altri uomini, degli uomini sofferenti. Il mondo dell'umana sofferenza invoca, per così dire, senza sosta un altro mondo: quello dell'amore umano; e quell'amore disinteressato che si desta nel cuore e nelle sue opere, l'uomo lo deve in un certo senso alla sofferenza. Non può l'uomo 'prossimo' passare con indifferenza davanti alla sofferenza altrui in nome della fondamentale solidarietà umana, né tanto meno in nome dell'amore del prossimo. Egli deve 'fermarsi', 'commuoversi', agendo così come il samaritano della parabola evangelica." Nel gennaio 2020, in tempi di pandemia, così, mons. Corrado Sanguineti , vescovo di Pavia , in un intervento pubblico, cita un passagg

Ti leggo nel pensiero - Ron

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" I pensieri intorno a Dio sono inesauribili e grandi come il mare. Ti travolgono, ci affoghi dentro con la testa e le braccia, senza toccare il fondo. Nella nostra coscienza Dio è un concetto così ampio da formare una contraddizione persino nel quadro di un'unica dottrina religiosa. Egli è l'inconoscibile e il conoscibile dovunque, l'inaccessibile e l'immediato, il crudele e il buono, l'assurdo, l'irrazionale e il logico per eccellenza. Nessun altro concetto ammette una oscillazione di significato più vasta, offre tante possibilità di comprensione e di interpretazione (fermo restando in pari tempo la certezza della sua assoluta precisione). Questo fatto dice già l'importanza della Persona che si cela dietro il concetto e dell'Oggetto delle nostre credenze, delle nostre meditazioni. Si può credere in Dio in modi diversi, si può pensare a Lui senza fine; incontenibile ed essenziale, Egli abbraccia tutto ed è dovunque presente. Il fenomeno più enorme

Heaven on their minds - Carl Anderson

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"Di fronte agli avvenimenti del Venerdì Santo noi, come gli apostoli, rimaniamo a distanza, contemplando un evento troppo grande per la nostra capacità di comprensione e accettazione. (...) Prestiamo attenzione a due figure evangeliche, o meglio al contrasto fra due figure evangeliche che in maniera diversa si pongono di fronte al tema dell'obbedienza e della passione. Si tratta ovviamente di Pietro e Giuda Iscariota. (...) La paura di Pietro può essere stata generata dall'aver capito che Gesù voleva andare fino in fondo, che era disposto a morire senza difendersi. A spaventarlo non sarebbe stata la circostanza sfavorevole, ma la rivelazione di tale estremo aspetto della personalità e della missione del Cristo. (...) In generale gli impeti di Pietro sono sempre da valorizzare, anche se spesso le sue intraprese non hanno un finale glorioso. Cionondimeno in ogni situazione egli sa cogliere un punto fondamentale. (...) Tutto ciò non accade a Giuda. E si noti che anch'egli

La cura - Franco Battiato

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"Prendersi cura dei malati di ogni genere fa parte integrante della missione della Chiesa, non è un'attività opzionale, no! E questa missione è portare la tenerezza di Dio all'umanità sofferente. (...) La realtà che stiamo vivendo in tutto il mondo a causa della pandemia rende particolarmente attuale questo messaggio, questa missione essenziale della Chiesa. La voce di Giobbe ancora una volta si fa interprete della nostra condizione umana, così alta nella dignità - la nostra condizione umana, altissima nella dignità - e nello stesso tempo così fragile. Di fronte a questa  realtà, sempre sorge la domanda : 'perché?' A questa interrogativo Gesù, Verbo Incarnato, risponde non con una spiegazione (...) ma con una presenza d'amore che si china, che prende per mano e fa rialzare (...) Chinarsi per far rialzare l'altro. Non dimentichiamo che è l'unico modo lecito di guardare una persona dall'alto in basso è quando tu tendi la mano per aiutarla a sollevars

The show must go on - The Queen

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"Allora Almìtra parlò dicendo: Vorremmo chiederti ora della Morte Ed egli disse: Vorreste conoscere il segreto della morte. Ma come scoprirlo, se non cercandolo nel cuore della vita? (...) Se volete davvero scorgere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita. Giacché la vita e la morte sono una cosa sola, così come il fiume e il mare. In fondo alle vostre speranze e ai vostri desideri sta la muta conoscenza di ciò che è oltre la vita; E, come il seme che sogna sepolto dalla neve, il vostro cuore sogna la primavera. (...) E dare l'ultimo respiro, che cos'è se non liberarlo dal suo flusso inquieto, affinché possa involarsi finalmente e spaziare disancorato alla ricerca di Dio? Solo se bevete al fiume del silenzio, voi canterete veramente. E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire. E quando la terra chiederà le vostre ossa, allora danzerete veramente." Ancora una volta nella "stanza" entrano le paro

L'isola che non c'è - Edoardo Bennato

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"C'è poi un altro indizio che sembra smentire la diffusa abitudine di instaurare legami troppo stretti tra le utopie moderne e le fantasie arcaiche sulla mitica età dell'oro dove tutto contribuiva 'spontaneamente' a rafforzare e confermare una condizione di beatitudine naturale priva di costrizioni e barriere repressive. L'eco di quelle fantasie e di quei sogni ad occhi aperti, infatti, sembra semmai ritrovarsi più potente e ricca di suggestioni proprio in tutti quei racconti 'moderni' che soltanto con spericolate acrobazie intellettuali sarebbe lecito apparentare alle utopie in senso classico, non foss'altro per la loro esplicita 'impoliticità'. (...). Un pulviscolo di affrettati esperimenti e di vagheggiamenti di mondi 'diversi' che si riallaccia al miraggio di un 'universo parallelo' ignaro di vincoli e costrizioni proprie del principio di realtà ma incapace di tradursi in realtà condivisa da un'intera organizzazione

Quando sarò capace d'amare - Giorgio Gaber

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"La frase di S. Agostino 'Che cosa è così tuo di te stesso? Ma che cosa è meno tuo di te stesso, se ciò che tu sei appartiene ad un altro', sintetizza anche per noi uomini una delle intuizioni più profonde: che il contenuto della propria autocoscienza si svela nella appartenenza a un altro. Ciò è evidente soprattutto nel bambino: tutta la coscienza che egli ha di sé è nella appartenenza, sperimentata come un bene, al padre e alla madre. Altrimenti viene impedito lo stesso sviluppo della sua coscienza. Per una persona adulta, anche se molto giovane, l'appartenenza ad un altro essere umano non è il primum; per prima cosa viene il sentimento di sé, della propria personalità. Quanto più questo sentimento di sé è profondo e vero, tanto più si è capaci di appartenere a un altro. Ma qui scopriamo il segreto più interessante: che per avere un sentimento di sé che sia dignitoso, consistente, operativo - direi quasi 'definitivo' della propria persona - bisogna percepire

Story of love - Jon Bon Jovi

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"La salvezza è l'evento di una presenza, e non un'opera, un progetto, costruzione nostra'. Pensate che rivoluzione ascoltare queste parole in un'epoca come la nostra che ha impegnato tutte le sue energie affidandosi alla capacità umana di riuscita. Invece: 'La mia salvezza è l'evento di una presenza, è il dono, la grazia, la sorpresa di una presenza! Ancora una volta è: un incontro' (...) La parola 'incontro' suggerisce evidentemente la sorpresa, la gratuità, il fatto che tale presenza non derivi da me, minimamente, in nulla, in nulla. Pura grazia. Più precisamente: l'avvenimento della liberazione è essere presi dentro da questa presenza, è essere presi dentro (...) non è lo sforzo umano che libera. Lo sforzo umano si chiama filosofia o impegno morale, si chiama quindi politica o impegno etico, ascesi. Non è né la politica, né l'ascesi che ci liberano (...) Se la liberazione dell'uomo fosse frutto di politica e di ascesi, il povero,

La costruzione di un amore - Ivano Fossati

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"L'amore salva? Ho viaggiato, per trovare la risposta, in ogni angolo dell'aldiqua. Ho indagato il grande e il piccolo, la stella e la pietra, la luna e la formica, la nuvola e la foglia, ho visto dove ciascuna s'aggrappa per resistere: nessuna aveva la risposta totale, ma ognuna era un filo del racconto, perchè tutte le cose, di atomi e di cellule, se le ascolti bene sono un'unica storia. (...) In 'Il mio cuore messo a nudo' Baudelaire scriveva: 'Che cosa è l'amore? Il bisogno di uscire da se stessi', l'estasi che tutti cerchiamo per redimerci dalla nostra fragilità. Il nostro desiderio di infinito è soddisfatto dalla consistenza dei nostri amori, non da emozioni di superficie ma dalla spinta con cui, dal ripiegamento su noi stessi, ci apriamo al rischio del tu, all'avventura della vita. Solo le relazioni, con il loro movimento ora faticoso ora gioioso, conducono alla definizione profonda di sé e alla fioritura dell'io. (...) E l&#

Rocky ground - Bruce Springsteen

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" La positività della storia non si limita alla storia americana, si trova in tutta la storia umana in quanto umana. Cioè in quanto interazione, per così dire, tra la libertà dell'uomo e la realtà. Questa positività è interamente il frutto della presenza di Cristo nel mondo; questa presenza è chiamata la Grazia di Dio, la Grazia di Dio! La bellezza di Dio, la simpatia di Dio, ecco. Senza questa presenza, questa presenza dentro il nostro mondo, non ci sarebbe positività, cioè la  storia umana sarebbe governata dalla corruzione, alla quale la storia umana è stata consegnata a causa del peccato originale. (...) Questo mi sembra è lo sguardo con cui Don Giussani guarda alla proto-storia americana. (...) La storia americana è stata formata da una passione per la libertà come ideale, non come idea ma come ideale, un ideale umano che è la traccia sopravvissuta nel cuore nel cuore umano alla distruzione causata dal peccato. (...) L'America viene fondata nazione, da due modi di pe

Canzone delle domande consuete - Francesco Guccini

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"La paura sembra negare all'uomo e alla donna il futuro desiderato. Eppure non c'è distinzione fra l'amore e la fedeltà. Benedetto XVI ha detto: 'La fedeltà nel tempo è il nome dell'amore' Questa sintetica e sorprendente affermazione sembra andare nella direzione opposta al comune sentire degli uomini e delle donne del XXI secolo. Ma è proprio così? E' proprio vero che per l'uomo e per la donna non ha nessun peso la fedeltà? E' proprio vero che non si desidera il futuro dell'amore sbocciato? Per quanto posso capire, guardando il mio cuore e il cuore degli uomini che ho conosciuto, ogni nuovo amore porta dentro di sé il desiderio di non finire mai, di bruciare ogni avversità, di combattere ogni nemico della comune felicità. Esiste oggi un'immensa letteratura che nega tutto ciò ... eppure non si riesce a spegnere la malinconia per l'amore che muore. Non è dunque vero che l'uomo non desideri ardentemente per sé e per l'altro la

Show me the place - Leonard Cohen

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"Amo il Signore perchè ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo. Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia e ho invocato il nome del Signore: 'Ti prego, Signore, salvami'. Buono e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge gli umili: ero misero ed egli mi ha salvato. Ritorna, anima mia, alla tua pace, poichè il Signore ti ha beneficato; egli mi ha sottratto dalla morte, ha liberato i miei occhi dalle lacrime, ha preservato i miei piedi dalla caduta. Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi" (dal Libro dei Salmi / Salmo 116, 1 - 9) "Il Mistero è buono e giusto, cioè misericordioso, se siamo umili, se conosciamo che tutto è Mistero, viene dal Mistero. (...) L'anima mia ritorna alla sua pace, perchè il Signore ci sottrae dalla degradazione e dalla corruzione, ci fa assorbire le lacrime, che div

L' umarell - Fabio Concato

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"Mai come adesso il cammino è la cura. Conosco tante persone, e una a me molto vicina, che sono rimaste a terra, hanno vissuto  mesi scorsi come una fine, una cesura definitiva e irrimediabile che crea un prima e un dopo nella loro esistenza. Persone che non sanno da dove ricominciare, come dopo uno shock traumatico. (...) Ci siamo presi un bello spavento, di quelli che fanno venire i capelli bianchi d'un colpo. Ciò che abbiamo provato, e che ci ha sconvolto più di ogni altra cosa, è definito dalle neuroscienze come sindrome da 'impotenza appresa'. Avete presente quegli esperimenti in cui una cavia viene sottoposta continuamente ad una scossa elettrica che non può evitare? Ecco. Noi di solito, per poter vivere, ci convinciamo di avere la capacità di raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo: tutta la nostra cultura è basata su questo assunto, in ciò consiste il nostro essere 'occidentali', la nostra 'hybris', quel vago senso di onnipotenza che ci ca

Wish you were here - The Pink Floyd

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"Esiste una meta a cui tende la vita? O resta solo un sempre più breve vagare privo di segnaletica, ora che l'ultimo barlume di luce si è spento? 'Tal si dilegua, e tale lascia l'età mortale la giovinezza. In fuga van l'ombre e le sembianze dei dilettosi inganni; e vengon meno le lontane speranze, ove s'appoggia la mortal natura. Abbandonata, oscura resta la vita. In lei porgendo il guardo cerca il confuso viator invano. Del cammin lungo che avanzar si sente meta o ragione; e vede che a sé l'umana sede, esso a lei veramente è fatto estrano ' Senza le 'lontane speranze', a cui avevi 'appoggiato' il futuro e quindi il presente, la vita si ritrova 'abbandonata' e precipitata nella tenebra 'oscura' dell'esperienza. (...) Eppure c'è così tanta bellezza i questi versi finali che non possono fare a meno, ancora una volta, di vincere sulla tua stessa amarezza: mentre comunichi il dolore, senza saperlo lo ripari. L'un

Il testamento di Tito - Fabrizio De Andre'

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"Gesù è stato 'elevato'. La croce è il suo trono, dal quale attira il mondo a sé. Da questo luogo dell'estremo dono di sé, da questo luogo di un amore veramente divino, Egli domina come il vero re, a modo suo - nel mondo che né Pilato, né i membri del sinedrio avevano potuto comprendere. Non entrambi gli uomini crocifissi con Lui si associano alla derisione. Uno dei due intuisce il mistero di Gesù. Sa e vede che il genere di 'delitto' di Gesù era tutto diverso; che Gesù era un non violento. Ora si accorge che quest'Uomo crocifisso con loro, veramente rende visibile il volto di Dio, è il Figlio di Dio. Così lo prega: 'Gesù ricordati di me quando entrerai nel tuo regno' (Lc 23,42) Come il buon ladrone abbia immaginato precisamente l'entrata di Gesù nel suo regno e in che senso abbia quindi chiesto il ricordo di Gesù, non sappiamo. Ma ovviamente egli proprio sulla croce ha capito che quest'uomo privo di ogni potere è il vero re. (...) La rispos