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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Sognando - Mina

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da " Tutto chiede salvezza " di Daniele Mencarelli (Mondadori, 2020) "Una selva di occhi, sono quelli dei miei compagni di stanza. I sei letti sono sistemati su due file, i tre che ho davanti sono tutti pieni, il ragazzo che ho di fronte avrà la mia età, mentre Pino mi parlava di tanto in tanto lo guardavo, ora ne ho quasi la certezza: da quando ho preso a spiarlo non ha mai smesso di fissare un punto indefinito, sopra la mia testa. (...) Alla sua sinistra, accanto alla grande finestra della stanza, c'è un uomo attorno ai sessanta: dal primo istante che l'ho visto ho notato la somiglianza incredibile, è identico al chitarrista dei Queen (...) Il letto di destra, invece, è occupato dall'uomo con urlo di ragazza, ora se ne sta di fronte a uno specchietto da borsa, si passa il lucidalabbra e intanto fa smorfiette, si sorride, sembra improvvisare un dialogo, un corteggiamento. Io sono al centro dell'altra fila di letti, alla mia sinistra c'è il pazzo che

Beautiful day - U2

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" Questa capacità di scegliere fra il bene e il male ha anche una valenza teologica. Anche il comandamento di amare Dio con tutto il cuore implica una scelta. Se non possiamo dire di no, allora il 'si' non avrebbe valore" Queste riflessioni sono di Joseph Weiler , docente di legge nella NYU Law School e Senior Fellow presso il Center for European Studies di Harvard . L' intellettuale ebreo, è intervenuto al Meeting di Rimini 2020 per commentarne il titolo, una frase di un altro prestigioso filosofo ebreo, Abraham Jousha Heschel ; " Privi di meraviglia. restiamo sordi al sublime " "Ci si può meravigliare di Dio di fronte alla Shoah, allo tsunami, al Covid, nel senso che emerge la domanda: Dov'eri Dio di fronte a questi eventi? Perchè non sei intervenuto? A suscitare meraviglia e a condurre al sublime non è tanto lo spettacolo della natura, ma il comportamento degli uomini. Ho dei parenti a Trieste: durante la Seconda Guerra Mondiale, sono st

Every grain of sand - Bob Dylan

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dalla Lettera Enciclica " Laudato si " di Papa Francesco (Libreria Editrice Vaticana, 2015) "Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?  Questa domanda non riguarda solo l'ambiente in modo isolato, perchè non si può porre la questione in maniera parziale. Quando ci interroghiamo circa il mondo che vogliamo lasciare in eredità, ci riferiamo soprattutto al suo orientamento generale, al suo senso, ai suoi valori. Se non pulsa in esse questa domanda di fondo, non credo che le nostre preoccupazioni ecologiche possano ottenere effetti importanti. (...) Tutto l'universo materiale è un linguaggio dell'amore di Dio,del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio. (...) Nell'insieme dell'universo e nella sua complementarietà si esprime l'inesauribile ricchezza di Dio: esso è luogo della sua presenza, che ci invita all'adorazione. (...) L'universo no

All creatures of our God and King - Patty Griffin

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da " Abita la Terra e vivi con fede " di Mons. Massimo Camisasca (Piemme / Mondadori, 2020) "(...) Il riconoscimento del Dio Creatore mostra che l'uomo non ha una disponibilità assoluta sulle cose. ma che nel rapporto uomo - natura convivono assieme la realtà della cura e quella della trasformazione. Il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, citato da papa Francesco nella sua enciclica 'Laudato si' , ha scritto: 'E' nostra umile convinzione che il divino e l'umano si incontrino nel più piccolo dettaglio della veste senza cuciture della Creazione di Dio, persino nell'ultimo granello di polvere del nostro pianeta. Nel cuore dell'uomo si scontrano due atteggiamenti: pensare di essere artefice, costruttore e distruttore, considerare il mondo (e in fondo se stesso) come un grande meccanismo, un incrocio di macchine chiamate ad autorigenerarsi o, al contrario mantenere un'apertura allo stupore e alla meraviglia'. (...) Siamo una sola

La canzone dell'appartenenza - Giorgio Gaber

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"Vorrei iniziare leggendovi due brani della 'Canzone dell'appartenenza' di Gaber, che molti conoscono: 'L'appartenenza non è un insieme casuale di persone, non è il consenso a un'apparente aggregazione / l'appartenenza è avere gli altri dentro di sè'. Ma come avviene la realizzazione di questo (mi pare un miraggio) 'avere gli altri dentro di sè? L'ultima frase della canzone dice: 'Sarei certo di cambiare la mia vita, se potessi cominciare a dire noi' L'appartenenza è la sintesi dell'atteggiamento che l'uomo deve avere verso Dio; ed è un'evidenza naturale che permette il crearsi di questo punto di vista, il quale diventa poi così utile per la nostra memoria. Se l'uomo non appartenesse a niente, sarebbe niente. L'appartenenza implica naturalmente, almeno naturalmente, il fatto che un io, che non c'era, adesso c'è. Se l'uomo non appartenesse a niente, nella sua autocoscienza l'immagine del nulla s

Anche per te - Lucio Battisti

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da " Il brillìo degli occhi " di Julian Carron (ed. Nuovo Mondo, 2020) "Proprio nell'accorgersi di non essere fatti per il nulla vi è un elemento decisivo, indispensabile, nel cammino per identificare ciò che ci strappa dal nulla: la scoperta della propria aspirazione umana, della propria umanità. Che cos'è questa nostra umanità che non si lascia ingannare, che non possiamo prendere in giro, alla quale non possiamo dare una risposta qualsiasi, arbitrariamente scelta? L'inganno e la distrazione coprono il disagio, ma non ci strappano dal nulla. Pur ferita, malmessa, ingarbugliata, la nostra umanità non si lascia confondere, non si lascia prendere in giro dal primo che passa, e questo è il segno che è meno ingarbugliata di quello che sembra. (...) La nostra umanità costituisce un argine critico in ultima istanza ineludibile: lo sorprendiamo nell'esperienza. L'esperienza, però, per essere tale - ecco il punto -implica un giudizio, una valutazione, e dun

Jesus was an only son - Bruce Springsteen

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da " Generare Dio " di Massimo Cacciari (Il Mulino, 2017) "Le icone della Madonna, anche quelle più 'trionfali' non corrono il pericolo che la Riforma avvertì in alcuni aspetti della teologia cattolica, e cioè quello di concepire Maria come autentica 'corredentrix'. Ella può essere dipinta come una maestosa 'rocca', in Masaccio, ma imperturbabile è sempre il suo 'patire', ferma ella sta non oltre, ma 'nel' patire. E' potenza umile. (...) Ella mostra sè, mostra quella simbolica appartenenza al destino del figlio. Non redime, non salva da sè sola, mai potrebbe tanto presumere da sè; sorregge e aiuta nell'economia della salvezza, come sorregge il bimbo, e alla fine depone sul proprio grembo il Crocifisso. La sua predicazione è preghiera. Preghiera vivente. La perfetta 'com-passione' è pertanto il segno di Maria dal momento della nascita del figlio a quello della Croce.  Nessun santo, nessun martire può aver sofferto co

Quelli che arriveranno - Brunori sas

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da " La casa degli sguardi " di Daniele Mencarelli (Mondadori editore, 2020) "All'altezza della vetrata Liberty stazionano due ragazzi. La madre tiene in braccio un bambino mentre il padre gioca con lui, gli fa vedere la fontana del giardino interno e intanto con smorfie e linguaccia fa ridere il figlio. Quando sono a non più di un metro da loro i due genitori si voltano e con loro il bambino. Il passo perde la cadenza, così come il respiro. Il piccolo avrà tre anni; a parte gli occhi, il suo viso non esiste, al posto del naso, e la bocca, ci sono buchi di carne rossa. Schiaccio gli occhi sul marmo del pavimento, gli sfilo a fianco, senza più guardarli (...) Perdo tempo, sperando che quei due ragazzi e il figlio sfigurato se ne siano andati. Le risate del bambino arrivano prima di tutto. Sono ancora lì. Ora però non sono da soli. Davanti a loro c'è una suora, è anziana, piegata in avanti, il suo viso sfiora quello tremendo del bambino: 'Tu sei il bello di mam

Message in the bottle - The Police

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"Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca ... ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una voce sola e nell'angoscia dicono: 'Siamo perduti', così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme. (...) La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito la nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. (...) 'Perchè avete paura? Non avete ancora fede?' L'inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli

Is this the world we created ...? - Queen

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da " La terra è ancora madre dell'uomo "  di Giovanni Testori Corriere della sera   4 Aprile 1979 "Ogni anno diciassette milioni di bambini muoiono nel mondo per fame o per malattia; ma prima di quelle morti, sono diciassette milioni d'umili, sconosciuti itinerari di sofferenze, di pene, di strazio e d'agonia che si svolgono; sono diciassette milioni di piccoli, immensi calvari, diciassette milioni di piccole, immense 'vie crucis'. Quindi, insieme e dopo quelle morti, è un mare infinito di dolore del quale non conosceremo mai l'entità, nè la fatica che domanda per essere sopportato, nè le devastazioni che discendono. (...) La strage degli innocenti comincia con questo non riconoscere il segno di Dio che è in ogni vita concepita; comincia nell'ammettere come eliminabile quell'essere. Una volta che si sia ammesso questo, una volta che si sia ammessa questa prima, suprema ingiustizia, tutte le altre ingiustizie possono conseguirne.(...) Non è

Stelutis alpinis - Francesco De Gregori

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"Il canto popolare rappresenta le nostre tradizioni. I canti parlano della nostra storia, dei 'mestieri' dei nostri antenati, dei loro sentimenti, del loro modo di intendere la vita. Tutti dovremmo sapere queste cose. Il canto usciva spontaneo e naturale, dove l'arguzia ed il senso dell'umorismo suggerivano nuove strofe, varianti, invenzioni. Il contesto sociale e culturale è cambiato radicalmente dal secolo scorso, oscurando quelle tradizioni. Ma il canto popolare che ci è stato tramandato parla di temi attuali, oggi come allora: esistono pur sempre le pene d'amore, il tradimento; è sempre attuale la perdita delle persone care; ci sono ancora le guerre, anche se molto diverse da quelle ricordate nei canti degli Alpini (...) dove non sono mai 'celebrate', ma viste come una fatalità da subire. Ognuno racconta una storia, esprime dei sentimenti, propone situazioni diversissime, ma vive e 'reali'. Se li leggiamo con attenzione, vi troviamo le nostr

You've got a friend - Carole King & James Taylor

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da " Il Profeta " di Gibran Khalil Gibran (Guanda editore) " Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.  Se l'amico vi confida il suo pensiero, non nascondetegli il vostro, sia rifiuto o consenso.  Quando lui tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore; poichè nell' amicizia ogni pensiero, desiderio, speranza nasce in silenzio e si divide con inesprimibile gioia. (...), E non vi sia nell'amicizia altro intento che scavarsi nello spirito, a vicenda. Poichè l'amore che non cerca soltanto lo schiudersi del proprio mistero, non è amore, ma il breve lancio d una rete in cui si afferra solo ciò che è vano. La parte migliore sia per il vostro amico." E, ancora, Robert H. Benson , nel suo saggio " L'amicizia di Cristo " (Jaca Book, 1989): "L'amicizia non è una relazione basata semplicemente sullo scambio di idee: si sa che le amicizie più durature fioriscono meglio nel silenzio, che nella parola.  Dunque si tratta di

Ho visto un re - Enzo Jannacci

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da " Vita di don Giussani " di Alberto Savorana (Rizzoli editore, 2013) "il 14 novembre 1986 si svolge a Milano la Giornata d'inizio anno sociale degli universitari di CL. (...) A Giovanni Maspes, viene chiesto di eseguire 'Ho visto un re', la notissima canzone di Fo e Jannacci. Ricorda Maspes: 'Ho passato i momenti precedenti l'incontro a cercare di convincere Dima, cassetta alla mano, che don Giussani non poteva aver sentito quella canzone, evidentemente inadatta a un momento di meditazione.' A distanza di anni, Dima conferma che fu proprio Giussani a reclamare quella canzone ( l'aveva ascoltata da alcuni universitari della Cattolica), perchè voleva dedicare l'incontro al tema del rapporto tra l'io e il potere. Dopo la  'Ballata dell'uomo vecchio', canzone di Claudio Chieffo, (che inizia con: 'La tristezza che c'è in me, l'amore che non c'è hanno mille secoli ...'), Giussani introduce la canzone di Ja

Dannate nuvole - Vasco Rossi

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dal " Messaggio di Benedetto XVI ai partecipanti e organizzatori del Meeting per l'amicizia dei popoli Rimini 2006" "(...)L'uomo sa, ne ha il confuso e nitido presentimento di essere fatto per una destinazione infinita, che sola può colmare quello spazio che egli sente di avere dentro di sè, uno spazio che chiede di essere riempito. (...) Inquietudine, insoddisfazione, desiderio, impossibilità di acquietarsi nelle mete raggiunte: queste sono le parole che definiscono l'uomo e la legge più vera della sua razionalità. Egli avverte un' ansia di ricerca continua, che vada sempre più in là, sempre oltre ciò che è stato raggiunto.(...)  Dio, l'Infinito,si è calato nella nostra finitudine per poter essere percepito dai nostri sensi, e così l'Infinito ha 'raggiunto', oggi e permanentemente, la ricerca razionale dell'uomo tra gli uomini: 'Io sono la via, la Verità, la Vita'. Sembrerà impossibile, sorprenderà la maggior parte dei lettor

Bird on the wire - Leonard Cohen

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"Dal profondo a te grido, o Signore Signore, ascolta la mia voce, siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore chi potrà sussistere? ma presso di Te è il perdono e avremo il tuo timore. (...) Israele attenda il Signore, perchè presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione" (dal Salmo 130 ) Nel libro " Che cos'è l'uomo perchè te ne curi " (ed. San Paolo, 2000), don Luigi Giussani commenta così il salmo 130 : "Il grido a Dio, cioè il passaggio, inizia dalla contrizione e la contrizione è la confessione del proprio male. Qui non s'intende necessariamente la confessione sacramentale, il riconoscimento del peccato indispensabile alla domanda. (...) Il perdono da parte di Dio ispira in noi il timore molto più della giustizia che tiene i conti; è la Sua misericordia che ci fa veramente sentire dipendenti e, perciò, ci orienta alla conversione, non è in nessun caso la paura. (...) La

Il bacio sulla bocca - Ivano Fossati

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"Sa, invece, io, coi miei colori da filanda, come gliel'avrei fatto il ritratto? Mi sarei presentato davanti a lei (...) l'avrei guardata per un pò ... Allora gli occhi, si, proprio i miei, che non sanno nè di me, nè di te, mi si sarebbero illuminati, poi avrei cominciato così: Oh bella e bellissima! Guardatela, signori del paese, signori del castello, signori del lago : una perla, un girofano, un liandro! Più ti guardo, e più mi sento tremante, come se capissi sempre di più perchè l'Eterno Padre s'è servito del ventre della mia povera mammetta per mettermi al mondo! E' stato per incontrare te, per perderti la testa intorno! Bella e bellissima! Oh, ma io adesso ho voglia di darti un bacino! E te lo do. Si, te lo do, qui, in faccia a tutti. Oh, che bellezza! Oh che magnificenza! Oh, che oratoria! Oh, che filologia! Oh, che bocchetta di zucchero! Oh, che strappabaci! Oh, che castagnetta birolenta! Oh, che fine del mondo! Oh, che principio! Oh, che gelsumino! Oh,

My father's house - Bruce Springsteen

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"Aveva tutte le caratteristiche per diventare la perfetta candidata alla 'cancel culture': scrittrice bianca scomparsa nel 1964, cattolica, abitava in una grande tenuta nella Georgia insieme ai suoi splendidi pavoni, conservatrice con quella tipica angoscia e il sapore forte della verità del sud degli Stati Uniti, comune a tanti scrittori come Walker Percy. E così, Flannery O'Connor è stata cancellata, ma dalla propria 'famiglia'. La 'Loyola University nel Maryland, università gesuita, ha annunciato di aver cambiato nome della 'Flannery O'Connor Hall' dopo le accuse di razzismo dovute ad alcune sue lettere private (ad aprire il processo alla memoria della grande scrittrice ci aveva pensato il 'New Yorker' un mese fa) 'La cosa più terribile per me, da cattolica, è che il capo di questa istituzione, la Loyola, sia un prete cattolico e che lasci abbattere anche la nostra fede' dice Siobhan Nash-Marshall, docente di Filosofia a New Y