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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Gesù bambino - Francesco De Gregori

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"Una stazione del metro di Kiev. E' suonato l'allarme. Nella luce giallastra tutto è color cemento. Ma due bambine sugli otto anni giocano. Una si attacca alla ringhiera della scala, l'altra si lascia andare sullo scivolo per i passeggini. Una è biondissima, l'altra bruna. fanno a gara chi arriva prima. Poi di corsa risalgono. Ridono, ridono - come se la guerra non ci fosse. Mesi fa, un'anziana lettrice di Avvenire mi aveva raccontato che durante la guerra, a Milano, lei, bambina, al suonare dell'allarme correva con i genitori nel grande rifugio di Porta Volta, vicino al Teatro Smeraldo. I bambini erano tanti, là sotto, nell'oscurità a stento rischiarata da qualche debole lampadina: e dopo poco in due o tre cominciavano a rincorrersi, e altri li seguivano, finché le loro voci chiare colmavano quel nudo bunker, nell'ora più buia. I bambini giocano, Se stanno appena bene, giocano ovunque. Per loro esiste il presente, e il futuro è astratto e lontano.

La fine del mondo - Enrico Ruggeri

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"L'attesa - che nessuno riesce ad estirpare del tutto dal proprio cuore - ci mette ogni mattina davanti ad una alternativa, che chiama in gioco ciò che definisce la nostra grandezza di uomini : la libertà. Qual è l'alternativa? Prendere sul serio l'attesa oppure lasciar perdere. La decisione non è mai scontata. Siamo liberi per questo (...) Il dramma della nostra libertà che va in scena ogni giorno, è ben descritto da ' George Gray ' nell' Antologia di Spoon River ' : 'Molte volte ho studiato la lapide che mi hanno scolpito: una barca con vele ammainate, in un porto. In realtà non è questa la mia destinazione ma la mia vita. Perchè l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno, il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura, l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti. Malgrado tutto avevo fame di un significato nella mia vita. E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, dovunque spingano la barca.

Gimme shelter - The Rolling Stones

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"Io non so cosa sia l'odio, la vendetta chiama nuova vendetta, la rivalsa una nuova rivalsa, l'odio un nuovo odio e non finisce più ... è questo il veleno del mondo. Dobbiamo solo aiutare la pace, non c'è altro. Questo devono fare i ragazzini, andare fuori, farsi sentire, urlare che le guerra sono il fallimento umano. L'uomo più uccide e più muore dentro umanamente, i massacri alimentano i massacri. Più si uccide, più si continua a uccidere, più si continua ad uccidere più ci si suicida. (...) Il giorno in cui Auschwitz è stata liberata (...) andavano avanti ad uccidere, ammazzare, ammazzare, per una spinta malefica, anche se avevano già perso. Lo stesso accade ora: non credo che Putin vinca la guerra (...) ma lui va avanti, va avanti, non si ferma, insiste, insiste, anche se per me ha già perso. C'è una schizofrenìa, sono uomini che si credono onnipotenti e sono malati di morte."   Sono brani tratti da un'intervista rilasciata al Corriere della Sera ,

I vecchi - Claudio Baglioni

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"Facciamo una riflessione sulla vecchiaia. Da alcuni decenni, questa età della vita riguarda un vero e proprio 'nuovo popolo' che sono gli anziani. mai siamo stati così numerosi nella storia umana. Il rischio di essere scartati è ancora più frequente (...) gli anziani sono visti spesso come un 'peso'. nella drammatica prima fase della pandemia son stati loro a pagare il prezzo più alto. Erano già la parte più debole e trascurata: non li guardavamo molto da vivi, non li abbiamo neppure visiti morire. (...) Ci domandiamo: c'è amicizia, c'è alleanza fra la diverse età della vita o prevalgono la separazione e lo scarto? (...) Forse gli anziani devono chiedere scusa della loro ostinazione a sopravvivere a spese di altri? O possono essere onorati per i doni che portano al senso della vita di tutti? Di fatto, nella rappresentazione del senso della vita - e proprio nelle culture cosiddette 'sviluppate' - la vecchiaia ha poca incidenza. Perché? Perché è con

Russians - Sting

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"Oggi, in Italia, e in occidente, ho l'impressione di essere circondato da un sacco di gente, che non è mai stata in Russia, che non sa il russo, ma sanno tutto della Russia, son tutti dei cremlinologi (...) E chissà se questi cremlinologi hanno mai sentito parlare di un russo che si chiama Velimir Chlebnikov, che ha scritto una poesia senza titolo che mi viene in mente tutte le volte che vado in Russia e alzo la testa a guardare il cielo, e fa così: 'Poco mi serve / Una crosta di pane, / un ditale di latte, / e questo cielo e queste nuvole.' Ecco, quel poeta ha scritto un'altra poesia, che si intitola ' Rifiuto ', che, secondo me i cremlinologi di oggi si meraviglierebbero, a sapere che è stata scritta da un russo (viene da un'antologia che si chiama 47 poesie facili e una difficile , l'ho tradotta io, l'ha pubblicata Quodlibet): RIFIUTO "Per me è molto più piacevole guardare le stelle che firmare una condanna a morte. Per me è molto pi

I mendicanti - Antonio "Anas" Anastasio feat. Greta Abbondanti

"Ma c'è sempre una tentazione molto brutta: guardare da un'altra parte. (...) Non basta vedere, è necessario sentire, è necessario toccare. E qui si entra nella psicologia dell'indifferenza, 'Io vedo ma non mi coinvolgo, non tocco e vado avanti'. (...) Ci manca il toccare le miserie, toccare, e toccare ci porta all'eroicità. (...) Se tu non tocchi ... il tatto ...  Una volta ho letto un articolo molto bello: 'Il tatto è il senso più completo, più pieno, quello che ci mette la realtà nel cuore'. Quando qualcuno viene a consultarmi o a confessarsi, io domando: 'Tu dai l'elemosina?' - Si, si, si - 'E quando fai l'elemosina, tocchi la mano della persona?' - 'Ah, non so, non me ne sono accorto' - 'E tu guardi negli occhi, o guardi un'altra parte?'. Toccare, farsi carico dell'altro. ma se noi guardiamo senza toccare con le nostre mani cos'è il dolore della gente, non potremo mai mettere soluzione a quest

Why me, Lord? - Johnny Cash & Ray Charles

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"Carissimo, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma, mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazie del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù. Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto al mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen"  (dalla Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo ) " Cos'è dunque successo, sul cammino di Damasco, perc

Moon Walk - Cesare Cremonini

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"La vecchiaia porta con sé un bagaglio di sapienza, di esperienze, di discernimento dei problemi della vita quotidiana. Nello stesso tempo gli anziani ci portano la memoria di tutto ciò che ci costituisce, delle nostre radici, delle esperienze educative, culturali e storiche che ci hanno preceduto, sono il piedistallo su cui poi si è sviluppata la nostra esistenza. (...) C'è un altro lato della realtà dei nostri vecchi: la loro fragilità, le malattie, la perdita di energie. Essi pongono l'interrogativo sul senso della nostra vita: finiamo nel nulla? Nessuna età, considerata in se stessa, ha un valore assolutamente positivo o negativo. Dipende da come noi la viviamo. Quale valore allora ci porta l'anziano che si sta progressivamente ritirando dalla vita, che non è più autosufficiente o non lo è del tutto e quindi costituisce per noi un problema? (...) La realtà dell'anziano che si va lentamente spegnendo, ci interroga su altri drammi. Tutta la realtà del male e del

La guerra di Piero - Fabrizio De André

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"Caro direttore, negli scoppi delle bombe e negli incendi delle città, ciò che ai miei occhi riporta la verità sulle cose è il pensiero della morte di Gesù. Non sono in grado di darmi altra spiegazione se non questa: seguire Cristo che va a morire in croce, essere come Lui, e basta. (...) Ora, ciò di cui sto parlando non riguarda solamente l'aldilà, perché la misericordia di Dio pone rimedio già nell'esistenza terrena, per cui già in questo mondo c'è la possibilità della pace per gli uni e della disperazione per gli altri. Dio è misericordioso, il Mistero è una misericordia che porta con sé la croce. Una croce per gli uni è un destino di castigo, penitenza e umiltà in un cammino dentro la pace, per gli altri è un mistero di rabbia senza confini. Così, nella misericordia, la faccia del soldato americano è identica a quella del soldato iracheno che si trova di fronte la bocca del cannone che lo frantumerà. Sono tali e quali, non sono più l'uno contro l'altro. Ch