C'è tempo - Ivano Fossati

"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante,
un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire,
un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci,
un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare,
un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perchè si occupino di essa.
Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma Egli ha messo la nozione dell'Eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine."
(tratto dall' Ecclesiaste, Qoelet 3,1 - 11) 

Debitrici alla cultura cristiana protestante, (le prime migrazioni che colonizzarono l'America del nord erano di popoli del nord Europa legati alle scritture dell'Antico Testamento dove il fedele si rapporta direttamente alla divinità, senza la mediazione dell'istituzione) e alle radici ebraiche, anche se non propriamente praticate, di molti tra i songwriter americani più famosi e carismatici, (tra i più grandi Bob Dylan e Leonard Cohen), molte canzoni del catalogo "rock" americano sono impregnate di citazioni bibliche cosparse qua e là, quasi nascoste, che spesso offrono motivo di approfondimenti nei recensori più attenti al rapporto tra l’arte della canzone contemporanea e il trascendente.

Nella produzione dei cantautori europei, e in special modo di quelli italiani, le citazioni di carattere religioso sono più sfumate (probabilmente dovute alla tradizione cattolica, che al contrario di quella protestante, molto personalistica, ha nella Chiesa un fondamentale 'filtro' educativo tra la coscienza personale e il trascendente).
Quindi il risultato è un deciso limite ad alcune 'licenze poetiche' nell'espressione della ricerca del sacro nella propria vita e nel rapporto con il quotidiano di quella nordamericana.
Anche se, nella storia della cultura musicale italiana, in alcune occasioni, il Vaticano è stato senz'altro più "aperto" di tante commissioni censorie "laiche

Ivano Fossati, uno dei più grandi autori italiani sia di testi che di musiche, non è mai entrato nell'immaginazione popolare come altri suoi grandi colleghi (Battisti, De André, Dalla, Baglioni, De Gregori, Venditti ed altri) ma andando a spulciare il suo catalogo si trovano perle assolute, scritte specialmente per interpreti femminili della canzone pop italiana. Grandi voci come quelle di Mina, Mannoia e Mia Martini hanno valorizzato le sue composizioni e i cantautori storici, De André e De Gregori, si sono valsi della sua collaborazione.   
Fossati inizia la sua carriera come front man dei Delirium che nel Sanremo del 1972 lanciarono "Jesahel" proprio nel periodo di massimo splendore delle cosiddette "messe beat" così care a quei giovani che si avvicinavano all' esperienza religiosa attraverso la “new age” del fenomeno hippy e quindi ne assorbe l'essenza non 'tradizionalista', come d'altronde diversi suoi colleghi della sua generazione.
Nel 2003 Fossati, all'apice della sua maturità artistica e personale, dopo anni di carriera da solista, compone una bellissima canzone la cui ispirazione arriva direttamente dalle pagine bibliche del Libro del Qoelet :
"C'è tempo' è la canzone alla quale sono più gelosamente attaccato.
Il tempo è quello che detta il ritmo alla vita di ognuno di noi; e a seconda di come ci lasciamo trasportare da esso, il nostro cammino segue il suo percorso e non importa se possiamo aver smarrito la strada: sarà sempre il tempo a farcela ritrovare.
 'E' il tempo sognato che dovevamo sognare', come canto alla fine, è quello che ci aspettiamo, ci aspettavamo e che magari ci è sfuggito.
Ma che era doveroso tenere con noi.
Cioè c'è una parte di desideri che tendiamo a tenere vicini come se fossero veri e raggiungibili: anche se in fondo, sappiamo che non saranno realizzabili e forse nemmeno realistici.
Anche se sentiamo che ci stanno sfuggendo. Io ne ho avuti tanti.
Cose che sembravano afferrabili: politica, cambiamenti, persone.
Però questo serbatoio di speranze è qualcosa che tieni vicino a te.
Come un bicchiere d'acqua che, prima o poi, potrai bere.
Il tempo sognato penso sia questo."
Sono parole di Fossati in un'intervista, del 2019, rilasciata a Valter Veltroni per il 'Corriere della sera' 

Fossati, da grande artista sensibile qual è coglie il senso del tempo e lo esprime con dolcezza ed onestà.
Anche in questo caso l'atteggiamento del corpo è molto importante e il video da uno dei suoi ultimi concerti di qualche anno fa, lo conferma.




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