Post

Visualizzazione dei post da 2021

Una vita - Claudio Chieffo feat. Lombroso

Immagine
"La verità non può essere pensata a partire da un 'io' staccato, liberato dalla realtà; né a partire da una realtà necessaria, senza la libertà dell'io'. La verità sta nel rapporto. Il rapporto è il suo problema, perchè esso non va pensato solo come la somma di due addendi già costituiti ciascuno per sé, ma come il modo in cui di essi è vero grazie all'altro. Come sanno tutti coloro che pensano la verità come ciò che emerge nel giudizio di conoscenza, cogliere il vero significa (secondo il celebre canone di Tommaso d'Aquino) sorprendere la corrispondenza o l'adeguazione tra il nostro intelletto e la realtà (adaequatio intellectus et rei). Noi siamo veri e viviamo nella verità non perché non sbagliamo mai o non siamo mai nel falso, ma perché siamo già da sempre nella manifestazione del reale. Siamo nella verità perchè anche sbagliando, 'siamo' rapporto con il reale. E il reale 'attende', se così possiamo dire, la nostra apertura per manif

Happy Xmas (War is over) - John Lennon

Immagine
da " Fratelli tutti " Lettera enciclica di Papa Francesco - Libreria Editrice Vaticana, 2020 " L'inganno è nel cuore di chi trama il male, la gioia invece è di chi promuove la pace. Tuttavia c'è chi cerca soluzioni nella guerra, che spesso si nutre del pervertimento delle relazioni, di ambizioni egemoniche, di abusi di potere, di paura dell'altro e della diversità vista come ostacolo. La guerra non è un fantasma del passato, ma è diventata una minaccia costante. Il mondo sta trovando sempre più difficoltà nel lento cammino della pace che aveva intrapreso e che cominciava a dare alcuni frutti. (...) E' così che facilmente si opta per la guerra avanzando ogni tipo di scuse apparentemente umanitarie, difensive o preventive, ricorrendo anche alla manipolazione dell'informazione.  Di fatto, negli ultimi decenni tutte le guerre hanno preteso di avere una 'giustificazione'. (...) Il 'Catechismo della Chiesa Cattolica' parla della possibilità

Pass it on - Billy Bragg

Immagine
"E' un sentimento umano che quel bambino sia tuo, madre, ma non è tuo. Ha un suo destino! In termini cristiani si dice, con un termine molto pregnante, che ha una sua vocazione, cioè è stato chiamato da Qualcosa che non sei tu e questo Qualcosa lo chiama a un traguardo, a un fine che non sei tu, padre e madre. La prima condizione per poter educare una creatura umana - i figli, primavera della famiglia e della società - è che ci sia questo senso di distacco, di rispetto, questo senso di timore e tremore per il Mistero che è dentro quella creatura, che è così tua eppure non è tua. (...) E' un reale distacco. Ma non esiste una unità col proprio figlio più profonda di quella vissuta dal padre e dalla madre che cercano di guidare la loro creatura avendo sempre davanti agli occhi questa cosa tremenda e misteriosa che è il suo destino, avendo sempre davanti questo pensiero: che è un essere in rapporto con Qualcosa di molto più grande di noi, a cui io lo debbo accompagnare e verso

In questo mondo di ladri - Antonello Venditti

Immagine
"La vita di Gesù con gli apostoli ci prepara a quanto viene raccontato negli Atti. Quando leggiamo i capitoli 2 e 4 di questo libro del Nuovo Testamento, non ci troviamo di fronte ad un idillio, ad una comunità inconsapevole, ma a una reale esperienza di persone bruciate dal fuoco di Gesù. (...) Perciò possono vivere insieme, mettere in comune le loro cose. Tutto ciò era l'esito di una forte comunione, creata da Gesù e dalla immersione nella sua vita. (...) Cosa possiamo percepire nei racconti dei primi capitoli degli Atti? Troviamo una comunione che si irraggia dal centro alla periferia della persona, dal cambiamento del cuore alla condivisione dei beni e delle necessità. I fedeli non sono costretti da una forza esteriore, ma aderiscono liberamente a una grazia che li riempie di timore e di gioia, di un desiderio profondo di vivere assieme." (da " La Straniera. Meditazioni sulla Chiesa " di Massimo Camisasca , ed. San Paolo, 2017) Mons. Massimo Camisasca , mil

Nel nomm - Davide Van De Sfroos

Immagine
"da " C'è speranza. Il fascino della scoperta " di Julian Carron   -  Editrice Nuovo Mondo, 2021 "Le sfide recenti ce lo hanno forse fatto scoprire come mai in passato. Ci siamo sentiti uniti nelle difficoltà, persone di fede e non credenti. Nel rispondere alle circostanze, il credente verifica davanti a tutti, inclusi i non credenti, la sua fede: scopre cioè se la fede lo rende consistente davanti alle prove e alle domande del vivere. Così anche il non credente diventa compagno di cammino per il credente. Come a sua volta il credente, con la sua testimonianza, partecipa al destino del non credente. (...) Mario Vargas Llosa, Premio Nobel 2010, ha detto di recente: 'La pandemia ha colto tutti di sorpresa perché avevamo l'impressione che la scienza e la tecnologia avessero dominato la natura. Siamo rimasti scioccati nello scoprire che questo non era vero. Abbiamo visto come l'imprevisto possa condurci all'abisso. (...)' (M.Vargas Llosa, "

River of tears - Eric Clapton

Immagine
" Vivere in crisi è vivere inquieti, ma tutta la vita si vive inquieti; nessuna vita, mentre la si vive, è calma e tranquilla, per quanto lo si desideri. Non è solo l'inquietudine a caratterizzare il vivere in crisi ma, ogni caso, un'inquietudine determinata o eccessiva, oltre il limite della sopportazione. (...) Tale passività si manifesta nella più tremenda solitudine. Oltre che sentirci inquieti ci sentiamo anche sottomessi a una 'solitudine senza tregua'. Ma con la solitudine succede lo stesso che con l'inquietudine: anche la solitudine è propria della vita di sempre, anch'essa sta nel fondo della vita umana. (...) Si tratta di una solitudine provocata dall'inquietudine, poiché non sappiamo, né possiamo essere in qualche modo certi di alcunché. Ci ritroviamo soli perché siamo inquieti e confusi. La crisi mostra le viscere della vita umana, l'abbandono dell'uomo che è rimasto senz'appiglio, senza un riferimento, il riferimento di una vit

Tempo al tempo - Zucchero "Sugar" Fornaciari

Immagine
da " Il risveglio dell'umano. Riflessioni da un tempo vertiginoso "  di Julian Carron   -  Bur Rizzoli 2020 "La realtà non ci sta dando tregua. (...) In momenti come questi viene allo scoperto il cammino di maturazione che ciascuno personalmente e  insieme agli altri ha fatto, la coscienza di sé che ha guadagnato, la capacità o incapacità di affrontare la vita che si trova tra le mani. Le nostre piccole o grandi ideologie, le nostre convinzioni, perfino quelle religiose sono messe alla prova. La crosta delle false sicurezze mostra le sue crepe. E' in circostanze come quella in cui siamo immersi che si capisce che 'la forza di un soggetto sta nella intensità della sua autocoscienza, cioè della percezione che ha dei valori che definiscono la sua personalità' (L.Giussani, 'Il senso di Dio e l'uomo moderno'  Bur Rizzoli, 2010) nella chiarezza con cui percepisce se stesso e ciò per cui vale la pena vivere. (...) La circostanza, quello che istante p

Io - Marracash

Immagine
"Che ne sarà di noi? Nel tempo della crisi pandemica - come in ogni situazione che tocchi l'esistenza personale e sociale - questa domanda è tornata a importunarci, struggente e implacabile. (...) L'unica risposta che ci verrebbe da dare a questo interrogativo è che nessuno può essere certo di cosa succederà. E' infatti un'incertezza strisciante, poi dilagante, il sentimento più condiviso della nostra attuale condizione. (...) Questa posizione teorica si basa sulla constatazione sincera che il nostro modo di conoscere, sempre parziale e limitato, non ci permette mai di afferrare l'essenza indubitabile o la verità ultima sul mondo." Così inizia uno dei capitoli, piccoli saggi, contenuti nell'interessante volume " Il nichilismo del nostro tempo. Una cronaca " edito da Carrocci (2021), nel quale l'autore, Costantino Esposito , professore ordinario di Storia della filosofia e di Storia di metafisica all' Università "Aldo Moro"

When He returns - Bob Dylan

Immagine
"In quei giorni Isaia disse: 'Frastuono di folla sui monti, simile a quello di un popolo immenso (...) Ecco il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminarne i peccatori. Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni non daranno più la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce. Io punirò nel mondo la malvagità e negli empi la loro iniquità. Farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l'orgoglio dei tiranni" (da Isaia 13, 4 - 11) "In quel tempo, mentre alcuni parlavano nel tempio (...) il Signore Gesù disse: 'Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà pietra su pietra che non sarà distrutta. (...) Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. L

Ho ritrovato te - Vasco Rossi

Immagine
"Che cosa accade quando vediamo la realtà attorno a noi?  Un atto percettivo come è quello della vista è stato considerato da sempre nella storia del pensiero come uno dei momenti e dei luoghi in cui soprattutto si gioca la partita del nostro stare al mondo. (...) Ma la vista non è rivolta soltanto al mondo che è fuori di noi e attorno a noi, ma è anche - e forse soprattutto - una vista interiore. (...) Proprio per questo sulla portata del "vedere" che si gioca anche tutta la sfida del nichilismo contemporaneo, che si può dire dipenda in gran parte dalla risposta che diamo alla domanda su cosa vediamo e siamo capaci di vedere quando guardiamo noi stessi e il mondo. Qui il nichilismo perde la sua carica di opzione ideologica ed è chiamato a rendere ragione di sé come atto percettivo. (...) Il bello del nichilismo del nostro tempo è che non possiamo dare per acquisita la risposta a questa domanda, ma soprattutto non possiamo risparmiarci la domanda stessa. Ogni forma di ri

Born in chains / You want it darker - Leonard Cohen

Immagine
da " I limoni " in " Ossi di seppia " di Eugenio Montale "Vedi, in questi silenzi in cui le cose / s'abbandonano e sembrano vicine / a tradire il loro ultimo segreto, / talora ci si aspetta / di scoprire un sbaglio di Natura / il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, / il filo da sbrogliare che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità / Lo sguardo fruga d'intorno / la mente indaga accorda disunisce / nel profumo che dilaga / quando il giorno più languisce. / sono i silenzi in cui si vede / in ogni ombra umana che si allontana / qualche disturbata Divinità / Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo / nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra / soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase. / La pioggia stanca la terra di poi; s'affolta / il tedio dell'inverno sulle case, / la luce si fa avara - amara l'anima. / Quando un giorno da un malchiuso portone / tra gli alberi di una corte / ci mostrano i gialli dei limoni;

Modena - Antonello Venditti

Immagine
"Anche noi compagni ci siamo rotti le palle dei dirigenti cialtroni, della attività politica come missione, dell'ideologia del sacrificio (non siamo, insomma, dei nostalgici bolscevichi) e proprio per questo non vogliamo che rientrino dalla porta quelle cose che abbiamo buttato giù a calci dalla finestra. E' giusto riaffermare il diritto alla propria fantasia, alla propria gioia, ma dobbiamo renderci conto che non basta, perché i moduli borghesi che abbiamo introiettato sono così resistenti che solo attraverso un processo lungo e difficile potremo liberarcene. Noi non vogliamo, cioè, che il Movimento rinasca su nuove false coscienze (...) Troppi si dimenticano che essere comunisti significa un confronto continuo, a volte anche angoscioso, con la realtà, significa ritrovare la dura coerenza della scienza delle cose." Queste parole sono tratte da un documento del collettivo " La scimmia d'oro" (anno 1977) , anno fondamentale per la contestazione studentesc

With God on our side - Bob Dylan

Immagine
" Cari fratelli e sorelle, buonasera! Vi ringrazio per le vostre parole di benvenuto e per le testimonianze che avete donato. Sono qui come pellegrino per toccare questo luogo ed esserne toccato. (...) Qui c'era una sinagoga proprio accanto alla Cattedrale dell'Incoronazione. L'architettura, come è stato detto, esprimeva la pacifica convivenza delle due comunità, segno stupendo di una unità nel nome del Dio dei nostri padri. (...) In seguito, però, il nome di Dio è stato disonorato: nella follia dell'odio, durante la seconda guerra mondiale, più di centomila ebrei slovacchi furono uccisi. E quando poi si vollero cancellare le tracce della comunità, qui la sinagoga fu demolita. Sta scritto: 'Non pronuncerai invano il nome del Signore' (Es 20,7). Il nome divino, cioè la sua stessa realtà personale, è nominata invano quando si vìola la dignità unica e irripetibile dell'uomo, creato a Sua immagine. Qui il nome di Dio è stato disonorato, perchè la blasfemia

Un solo popolo - Massimo Priviero

Immagine
"E' la prima cosa di cui abbiamo bisogno: una Chiesa che cammina insieme, che percorre le strade della vita con la fiaccola del Vangelo accesa. La Chiesa non è una fortezza, non è un potentato, un castello situato in alto che guarda il mondo con distanza e sufficienza. La Chiesa è la comunità che desidera attirare a Cristo con la gioia del Vangelo - non il castello! - è il lievito che fa fermentare il Regno dell'amore e della pace dentro la pasta del mondo. Per favore, non cediamo alla tentazione della magnificenza, della grandezza mondana! La Chiesa deve essere umile come era Gesù, che si è svuotato di tutto, che si è fatto povero per arricchirci (cfr Cor 8,9): così è venuto ad abitare in mezzo a noi e a guarire la nostra umanità ferita" Sono queste le parole accorate che papa Francesco ha espresso nel discorso davanti ai Vescovi, ai religiosi e ai catechisti nella Cattedrale di San Martino a Bratislava il 13 Settembre 2021, durante il suo Viaggio Apostolico in Sl

L' aggeggino - Fabio Concato

Immagine
" Il compito dei nonni è di integrare la proposta che i genitori fanno del senso della vita ai loro figli. Perché è necessario integrarla? Perché la loro esperienza, l'esperienza dei nonni, può partecipare in maniera più intensa certe sottolineature che nella vita saranno importanti. C'è un testo di San Giovanni Paolo II dove si sottolinea che il valore primario è proprio quello della tradizione, dell'origine, a chi appartengo io, chi sono io. Ecco, i nonni sono lì a rappresentare questo dato e ne possono parlare a pieno titolo. (...) Un altro aspetto che mi preme sottolineare è che ci sono nella vita di tutti degli aspetti di gioia e di dolore, solari e umbratili, e io ho notato, per quel poco che ho potuto, che i bambini sono molto attenti a cogliere questo nella storia dei nonni, quando raccontano di sé e capiscono questi aspetti, forse più dai nonni che dai genitori: questo è già un elemento educativo di grande valore. (...) I nonni, infine, partendo dalla funzione

Parola - Roberto Vecchioni

Immagine
"Proveniamo da millenni nei quali l'alimento dei rapporti umani è stato offerto dalla comunicazione orale. La parola detta vocalmente è la prima traduzione del nostro pensiero, nei suoi aspetti intellettuali ma anche emotivi ed emozionali. La parola pronunciata è ricca di sfumature: può raccontare e ragionare, ma anche piangere, gioire, gridare. (...) Qui la parola si rivela imparentata alla musica e all'armonia, che nella cultura greca e medioevale costituiscono la stoffa di cui è fatto l'universo e il primo riflesso di Dio. Non è casuale che all'origine della cultura occidentale e alla base delle prime forme letterarie ci siano gli aedi e i cantori. Intere civiltà hanno consegnato i propri fallimenti e dolori, attese e scoperte alla parola detta e narrata." Il mensile " Tempi " nel numero di agosto del 2021, pubblica un discorso tenuto dal vescovo di Reggio Emilia - Guastalla, mons. Massimo Camisasca , in occasione della festa patronale di san Pro

Redenzione - Massimo Priviero

Immagine
da " L'abbraccio " di Mikel Azurmendi (Bur Rizzoli, 2020) "Dio non è un'idea accantonata da me cinquant'anni fa e adesso ritrovata. Perché Dio non è un'idea, e invano si affannano filosofi a ricercarla tra argomentazioni, congetture e sillogismi, sperando soprattutto di trovare una qualche arguzia 'razionale' che conferisca loro un grande prestigio come pensatori. Dio non è nemmeno quell'idea di 'ciò che è sacro' - così cara ai sociologi - , idea che sarebbe sorta da un errore umano dinnanzi alla perplessità esistenziale della propria comunità, la quale finì per adorarla. (...) Termino, dunque testimoniando che Dio non è un'idea, ma semplicemente amore. Un big bang di amore che permette a un ' io ' umano di capire che non è nulla se non si dona all'altro. Dio è quella potente calamita che muove, rimuove, commuove tutti gli ' io ' del mondo, affinché, avvolgendosi in Lui attraverso l'amore o 'caritas