Sympathy for the Devil - The Rolling Stones

da "Il Maestro e Margherita" di Michail Bulgakov
(Baldini Castoldi Dalai editore, 2011)

"In un caldo tramonto primaverile nei pressi degli Stagni dei Patriarchi (...)
In quel momento l'aria torrida si addensò (...) ne uscì fuori, come tessuto nell'aria, un diafano signore, di aspetto alquanto singolare: berretto da fantino sulla testa piccola e giacchetta striminzita a scacchi, anche quella fatta d'aria.
Il signore era alto un paio di metri ma stretto di spalle, incredibilmente magro e, prego notare, con faccia beffarda. (...)
Quanto ai denti, poi, ne aveva uno di platino sul lato sinistro e d'oro sul lato destro. (...)
Teneva sottobraccio un bastone con il pomo nero a forma di di testa di cane barbone.
Sembrava avere poco più di quarant'anni: bocca stranamente storta, ben rasato, bruno, l'occhio destro nero, il sinistro, chissà perchè verde, sopracciglia nere, una più dell'altra; in pratica, uno straniero.
Passando accanto alla panchina sulla quale sedevano il direttore e il poeta, lo straniero li osservò di sbieco, si fermò e sedette improvvisamente su una panchina vicina, a due passi dagli amici. (...)

'Se ho inteso bene, dicevate che Gesù non è mai esistito' domandò volgendo su Berlioz il suo verde occhio sinistro. (...)
'Formidabile! (...) Scusate la mia insistenza ma, a quel che ho capito, oltretutto non credete in Dio' (...)
'Già, non crediamo in Dio, (...) nel nostro Paese l'ateismo non stupisce nessuno' (...) 
'Tenete presente che Gesù è esistito. (...) Non v'è bisogno di alcun punto di vista - ribadì - è semplicemente esistito e basta'
'Ma è pur necessaria una prova qualsiasi' .... cominciò Berlioz
'Non sono necessarie neppure delle prove' rispose lo straniero e si mise a parlare a bassa voce, senza traccia di accento. (...) Il fatto è (...) che io stesso ho assistito a tutto ciò personalmente.
Sono stato sul portico da Ponzio Pilato, e in giardino quando conversava con Caifa, e sul palco, però segretamente, in incognito, per così dire; vi prego perciò di non farne parola con nessuno. Segreto assoluto, ssst!'
Berlioz impallidì. 'Lei ... lei da quanto tempo è a Mosca?' chiese con voce tremante.
'Sono giunto a Mosca in questo preciso momento' disse, e solo allora gli amici ebbero l'idea di guardarlo bene negli occhi e si convinsero che l'occhio sinistro, verde, era completamente pazzo, mentre il destro era vuoto, nero e morto" (...)
'E neppure il diavolo esiste? - chiese ad un tratto il pazzo.
'Neppure il diavolo! Non esiste nessun diavolo! Che supplizio! Smetta di farneticare!'
A questo punto il matto si mise a ridere: 'Bè, questo è veramente interessante. Ma come? Qualsiasi cosa uno le nomini per lei non esiste!?'"

Andrà a finire male per Berlioz: sconvolto dal fatto che "Il matto" sapesse tutto di lui, correndo lontano  verrà investito da un tram e la sua testa verrà mozzata.
Sono le prime pagine di un romanzo, scritto e riveduto a più riprese tra il 1929 e il 1940, cioè poco prima di morire dallo scrittore russo Michail Bulgakov, senz'altro uno dei romanzi dalla storia più complessi e tormentati del Novecento, e non solo russi.
Proprio questo inizio, è lo spunto per una canzone, pubblicata nel 1968, diventata uno dei più grandi equivoci nella storia del rock.

"Potrei sbagliarmi, ma credo di essermi ispirato a una vecchia idea di Baudelaire.
L'ho scritta come se fosse una canzone di Bob Dylan. Ha un groove ipnotico, è un samba, è un'ottima musica da ballo. Il ritmo samba ha un che di primitivo, che ai bianchi suona in modo sinistro: se l'avessimo fatta come una ballad non sarebbe stata così buona.
L'immagine satanica è stata un'esagerazione dei giornalisti. Nessuno vuole costruire la propria carriera intorno a quello"
Parole di Mick Jagger nel 1995

Scrive Paolo Giovanazzi in "Il libro nero dei Rolling Stones" (Giunti editore, 2014):
"Il titolo originario è 'Devil is my name' e il testo è ispirato al romanzo 'Il Maestro e Margherita' (...)
Marianne Faithfull, all'epoca compagna di Jagger, ha confermato: 'Ho fatto leggere a Mick il romanzo e da lì, dopo averne discusso a lungo con me, ha preso l'ispirazione per la canzone'. (...)
Va notato comunque che il pezzo non viene considerato dalla band un inno al demonio, come in molti vorrebbero, ed è utile sottolineare che 'sympathy' significa 'comprensione' e non 'simpatia'.
Spiega Keith Richards (chitarrista principe e co-autore del repertorio degli Stones  n.d.r.):
'Sympathy for the Devil' è una canzone che dice: Non dimenticatelo. Se lo affrontate gli togliete il lavoro.'"

Molto acutamente Giovanazzi continua:
"In realtà la band non ha mai avuto a che fare con l'occultismo, ha solo giocato un pò con quel tipo di immaginario, del resto piuttosto in voga nella controcultura dell'epoca.
Non va dimenticato anche, che il diavolo è un personaggio molto presente nella tradizione blues, da sempre fonte primaria di ispirazione per gli Stones"

Anche se la storia dei Rolling Stones, come d'altronde per gran parte dei protagonisti del rock, è piena di abusi di droghe e di "disinvolto" rapporto col sesso, smontiamo, quindi definitivamente, questo grande equivoco sul significato di questo loro brano, che anzi è l'esatto contrario dell' esaltazione del satanismo.
Come scrive il giornalista Paolo Vites nel libro "Help. Il grido del rock" (ed. Itaca, 2012):
"E' ovvio che 'Sympathy for the Devil' non è una canzone che suggerisce una qualche identificazione con il diavolo, se non appunto nel riconoscere che ognuno di noi è capace di fare il male e che, comunque, la presenza del demonio è anche una presenza precisa e storicamente riconoscibile"


COMPRENSIONE PER IL DIAVOLO

"Vi prego concedetemi di presentarmi
sono un uomo raffinato e di buon gusto.
Sono stato in giro per moltissimi anni.
Ho rubato anima e fede di molti uomini.
Ero presente quando Gesù Cristo
ebbe il suo momento di dubbio e sofferenza.
Ho fatto si che Pilato
se ne lavasse le mani e segnasse il suo destino.

Lieto di conoscervi
spero che indovinerete il mio nome,
ma ciò che vi confonde
è la natura del mio gioco

Mi trovavo dalle parti di san Pietroburgo (...)
Ho ucciso lo Zar e i suoi ministri (...)
Ho avuto il grado di generale
quando la guerra lampo cominciò (...)
Chi ha ucciso i Kennedy? (...)

Proprio come tutti i poliziotti sono criminali
e tutti i peccatori sono santi
come se fosse testa o croce
chiamatemi semplicemente Lucifero.
Quindi se mi incontrate
abbiate un pò di cortesia
abbiate un pò di comprensione e di buon gusto.
Usate tutte le vostre ben studiate 'buone maniere',
o manderò la vostra anima in rovina.

Dimmi tesoro, qual è il mio nome?
Te lo dirò solo una volta, è tua la colpa"








   


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