Morning has broken - (Yusuf) Cat Stevens

da "La prima alba del cosmo" di Roberto Battiston
(Rizzoli, 2019)

(Centinaia di milioni di anni fa) "Verrebbe voglia di dire che il Big Bang sia, per definizione, l'alba del cosmo. Ma non è così semplice. (...)
Ad un certo punto, dopo centinaia di milioni di anni, in una posizione qualsiasi dell' universo si è raccolta talmente tanta massa che avviene lo straordinario fenomeno dell'accensione della prima stella. (...)
Come un fiammifero nel buio, la prima stella illumina un universo diventato oscuro, centinaia di milioni di anni prima. (...)
Forse è questa veramente la prima alba del cosmo.
Fenomeno straordinario, non visto da nessuno, ma certamente osservabile, a differenza dell'espansione iniziale che ha dato origine al tutto ma dove la separazione tra luce e buio non era definibile:
come ad un concerto rock, quando si illuminano gli accendini o i telefonini, uno dopo l'altro, fino ad averne migliaia. (...).
C'è una stella che ci sta particolarmente a cuore, il Sole.
Con ogni probabilità la nebulosa da cui proviene il Sole ha prodotto migliaia di altre stelle. (...)
Quella del Sole e del sistema solare è una storia che inizia quindi circa 4 miliardi e mezzo di anni fa, quando questa zona del cosmo faceva parte di una enorme nube molecolare che si estendeva per almeno 65 anni luce (...)
Se l'alba è l'inizio del giorno, il primo istante in cui di nuovo accade è l'inizio di una nuova era.
Mi piace pensare al momento in cui un ominide, nostro antenato, ha alzato gli occhi al cielo ponendosi, per la prima volta, la domanda: da dove veniamo?
Assieme a quella sul nostro destino ultimo, sia di individui che di specie, questa domanda ce la siamo portata dietro sin da allora."
Affascinanti citazioni da un recente libro di Roberto Battiston, ordinario di Fisica Sperimentale all'Università di Trento, dove si occupa di ricerche in fisica spaziale.
Gran divulgatore, è autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche.

Scienza e religione, durante i secoli (e ancora oggi) sono protagoniste di un dualismo nelle generazioni umane.
L'americano Fratel Guy Consolmagno, direttore della Specola Vaticana (l'osservatorio astronomico del Papa) racconta in una intervista al mensile internazionale "Tracce":
"In realtà, conosco tantissimi scienziati che sono profondamente religiosi e la storia ne è piena. (...)
Nel campo della fisica e della astronomia, quasi tutti sono consapevoli di ciò che non conosciamo e tutti sanno quanto l'universo ci appaia più misterioso rispetto a 150 anni fa.
Tra fisici e astronomi c'è una grande apertura alla fede religiosa, qualsiasi fede"
E, poi, c'è l' arte della poesia ....

Un giorno Cat Stevens entra in una libreria di Londra, al cui piano superiore vi è una sezione di libri religiosi e si trova tra le mani un volume di Inni e la sua attenzione viene colpita particolarmente da un inno della scrittrice e poetessa cristiana inglese, vissuta tra il 1881 e il 1965, Eleaonor Farejeon : 'A morning song ( for the first day of spring). In vita aveva rivestito questi inni con musiche tradizionali gaeliche.
Stevens, artista sensibile ai temi spirituali, affascinato da tanta bellezza, crea una versione moderna dell'antico inno: ed ecco "Morning has broken", uno dei suoi più grandi successi che includerà nell'album del 1971, "Teaser and the firecat".
Questa notizia è citata in un libro biografico a cura di Paolo Vites: "Le canzoni di Cat Stevens" (Editori Riuniti, 2005)

Anche oggi, dopo aver ripreso la vita pubblica di artista dopo 40 anni di 'pausa', a motivo della sua conversione all'Islam, questa canzone di ispirazione cristiana è rimasta un punto fermo nei suoi concerti.
"L'esclusione delle altre culture genera inevitabilmente problemi.
Mi piace ricordare che le civiltà cristiana e islamica ad un certo punto si sono incontrate generando meraviglie.
Quando all'epoca (1977), abbracciai l'Islam, cercai di farlo nella maniera più totale e rigorosa possibile. I miei principi, da cristiano come da musulmano, hanno sempre avuto la pace come priorità.
E' vero, forse non ho fatto abbastanza all'epoca per chiarire i malintesi, ma non è quello il mio lavoro, sono un essere umano, nè un politico e nemmeno un leader religioso"
Sono parole da un'intervista a "La Repubblica" del 2017
E ancora:
"Canto ancora le mie vecchie canzoni perchè riflettono lo spirito degli anni '60, un periodo meraviglioso, in cui tutto poteva succedere, nascere, evolversi, un periodo di grandi novità e di grandi cambiamenti. Il mio sound era piuttosto unico e lo amo ancora, anzi, più si diventa vecchi e più guardiamo le cose con dolcezza" 

IL MATTINO E' SORTO

"Sorge il giorno, come fosse il primo giorno
il merlo ha cantato, come il primo uccello.
Lode per il canto, lode per la mattina.
Lodateli mentre sbocciano freschi dalla Parola di Dio

Dolce cade la pioggia, illuminata dal sole
come la prima rugiada, sulla prima erba.
Lode per la dolcezza del giardino umido.
Che nasce già completo dove passano i suoi piedi.

Mia è la luce del sole
mio il mattino
nato dell'unica luce che l'Eden vide giocare.
Lodate con esultanza, lodate ogni mattina
la ricreazione di Dio del nuovo giorno"

(Esecuzione live nel 2015)









  

 

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