My father's eyes - Eric Clapton

da "Il brillìo degli occhi" di Julian Carron
(ed. Nuovo Mondo, 2020)

"In che cosa consiste uno sguardo vero sul reale? Chi mai l'ha vissuto?
Chi lo ha introdotto nella storia e può aiutarci a viverlo? (...)
Quella di Cristo è l'esperienza con cui noi siamo chiamati a paragonarci, a immedesimarci, è a essa che dobbiamo guardare.
Se ora qualcuno ci fermasse per la strada mentre camminiamo ci chiedesse: 'La tua coscienza di che cosa è piena in questo momento?' che cosa risponderemmo?
Non si tratta, sia chiaro, di ripetere certe parole, ma di sorprendere di cosa è effettivamente piena la nostra coscienza mentre viviamo.
Che cosa vuol dire avere coscienza del Padre? Chi è il Padre?
Il Padre è l'origine di tutte le cose, ciò da cui tutte le cose in ultima istanza provengono, procedono, il fiore del campo come la faccia della persona amata.
E che nesso c'è tra la coscienza che Cristo ha del Padre e il rapporto che Egli ha con la realtà?
Che interesse ha per noi questa modalità di vivere la sua vita di uomo in rapporto col Padre? 

'In Cristo è diventata familiare quella modalità di rapportarsi all'essere che corrisponde al cuore, che soddisfa, compie, non lascia delusi. (...)
La ragione, infatti, per il suo stesso originale dinamismo, non può compiersi se non riconoscendo il reale in quanto affonda nel Mistero.
L'umana ragione tocca il suo culmine, dunque è veramente ragione, quando riconosce le cose per quello che sono, e le cose sono in quanto procedono da un Altro' (L. Giussani)

Riconoscere la realtà come proveniente dal Mistero non è un' illusione propria di visionari, un auto-convincimento, ma il culmine di un uso vero della ragione e dell'affezione.
Quanto esso ci è familiare?
Quante volte ci è accaduto di riconoscere il Mistero guardando le solite cose?
Non è questione di doti.
Riconoscere la realtà come segno del Mistero è alla portata di tutti." 

Meriterebbe di leggerlo nella sua integrità questo capitolo del recente pamphlet che don Julian Carron, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha dato alle stampe per dare a tutti la possibilità di un confronto sulla propria vita quotidiana a partire dalla pedagogia cristiana.

"My father's eyes" (Gli occhi di mio padre) è una canzone che ho scritto nel 1991, quando ho avuto ho avuto come un'illuminazione riguardo a mio figlio.
E' una cosa molto personale, ma io non ho mai conosciuto mio padre, e attraverso un legame di sangue, ho capito stando con mio figlio che il momento in cui sono andato più vicino al guardare gli occhi di mio padre è stato quando guardavo gli occhi del mio bambino..
Così ho scritto ho scritto una canzone su questa strana esperienza, l'aver visto un cerchio che si chiude"
Nonostante sia un'icona del rock che ha attraversato più generazioni, Eric Clapton, grande chitarrista, compositore e interprete, ha vissuto una vita complicata tra vizi tipici dello 'star system' e grandi tragedie personali.
"My father's eyes" così come "Tears in Heaven", traggono ispirazione dalla tragica morte del figlioletto Conor (avuto dalla relazione con la starlette italiana Lory Del Santo), caduto dalla finestra di un grattacielo a Manhattan.
Tragedia che colpì Clapton, uomo e papà sensibile, che non ha mai conosciuto il suo, di padre, pilota canadese che abbandonò sua madre, prima ancora che nascesse, tanto da essere cresciuto con i nonni materni, mai rinnegando le tradizioni educative familiari ( anche religiose):
"Ho capito che devi soffrire, è scritto in natura. Penso, però di aver imparato qualcosa da tutto.
Non so dire cosa, ma sono sereno perchè sono qui a raccontarlo"

Il testo di 'My father's eyes' è un rincorrersi di sentimenti tra la tragedia di un figlio che non hai più vicino e la coscienza che la realtà riconosce il Mistero cercando gli occhi di un Padre. 


GLI OCCHI DI MIO PADRE

"Navigando dietro il sole
Aspetto che il mio Principe venga.
Pregando per una pioggia guaritrice
per ripristinare la mia anima di nuovo.

Come sono finito qui?
Cosa ho fatto?
Quando potranno tutte le mie speranze risorgere?
Come lo riconoscerò quando guardo negli occhi di mio padre?

Poi la luce inizia a risplendere
e sento quelle vecchie ninne nanne
e come ho visto questa piantina crescere
sento che il mio cuore inizia a straripare

Dove trovo le parole per dirlo?
Come gli insegnerò?
A cosa giocheremo?
Passo dopo passo ho realizzato
che quando ho bisogno di lui
è quando ho bisogno degli occhi di mio padre.

Poi il confine frastagliato apparve
a distanza, nuvole di lacrime.
Ora sono come un ponte che è stato distrutto,
le mie fondamenta erano fatte di argilla.

Come la mia anima scivola giù morendo,
come ho potuto perderlo?
Passo dopo passo,
ho realizzato che lui era lì con me
ed ho guardato dentro gli occhi di mio padre ." 



  

 

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