Dannate nuvole - Vasco Rossi

dal "Messaggio di Benedetto XVI ai partecipanti e organizzatori del Meeting per l'amicizia dei popoli
Rimini 2006"

"(...)L'uomo sa, ne ha il confuso e nitido presentimento di essere fatto per una destinazione infinita, che sola può colmare quello spazio che egli sente di avere dentro di sè, uno spazio che chiede di essere riempito. (...)
Inquietudine, insoddisfazione, desiderio, impossibilità di acquietarsi nelle mete raggiunte: queste sono le parole che definiscono l'uomo e la legge più vera della sua razionalità.
Egli avverte un' ansia di ricerca continua, che vada sempre più in là, sempre oltre ciò che è stato raggiunto.(...) 
Dio, l'Infinito,si è calato nella nostra finitudine per poter essere percepito dai nostri sensi, e così l'Infinito ha 'raggiunto', oggi e permanentemente, la ricerca razionale dell'uomo tra gli uomini:
'Io sono la via, la Verità, la Vita'.

Sembrerà impossibile, sorprenderà la maggior parte dei lettori di questo post, ma l'incipit del messaggio di Papa Benedetto XVI, nel messaggio che nel 2006, con cui inaugurava quel grande avvenimento di incontri internazionali che da decenni è il Meeting di Rimini, quel Papa considerato il più arcigno difensore del patrimonio della cattolicità, è lo stesso incipit con cui, otto anni dopo, Vasco Rossi, il cantautore che da anni è il maggior interprete delle più grandi inquietudini giovanili dallo sbandamento sociale dal riflusso degli anni '8o, in poi, inizia il brano "Dannate nuvole":
"E' l'uomo che ha dei limiti, e ognuno di noi deve conoscere i propri.
Conosci i tuoi limiti è proprio quello che i filosofi greci intendevano con 'conosci te stesso'.
'Niente dura' è la mia personale trasposizione  del 'tutto scorre' di Eraclito.
Niente di nuovo sotto il sole.
ma la canzone parla anche della grande capacità, volontà e coraggio degli uomini a continuare a costruire le proprie vite sulle sabbie mobili del tempo.
'Chissà perchè?' è invece la domanda delle domande. (...).
E' una parte di una sua intervista al "Corriere della musica", rilasciata a  Luca Garrò
E' a quel 'Chissà perchè' che il Blasco non risponde, e forse un pò se ne vanta, facendo cadere volontariamente o no tutto il castello di carte delle domande che coraggiosamente si pone.

Infatti, come scrive il poeta Davide Rondoni, sulle pagine del quotidiano "Avvenire" nel 2014:
"Ad un altro livello inspiegabile (quel 'chissà perchè', ripetuto alla fine), insorge la contraddizione al pensiero della mente nichilista: qualcosa che viene prima e che può eventualmente fondare valori sempre antichi e nuovi.
Un livello di quel che Leopardi chiamava il 'mistero eterno dell'esser nostro'.
Come se qualcosa che è più forte delle acquisizioni della mente, più forte del pensiero dominante, più indomabili delle nostre abitudini, insorgesse  a riaprire sempre la partita. (...)
Davanti alle vicende della vita non si può tacere una domanda di significato, di senso.
Questo è il segno duro e drammatico della nostra epoca."

E se avesse ragione Benedetto XVI?
Coraggio Vasco, facci un pensierino ...



 


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