Salmo - Angelo Branduardi & Ennio Morricone

"Io, Ennio Morricone, sono morto"
Probabilmente è la prima volta che viene pubblicato un necrologio a firma di chi annuncia la propria morte.
Eppure, è accaduto il 7 Luglio 2020.
Ricoverato ormai da un mese a seguito della frattura del femore, il grande compositore, in un momento estremo di lucidità, annunciava la sua morte, poi avvenuta realmente la mattina del 6 Luglio.

"La musica di Morricone mi è indispensabile. Ennio è mio amico dai tempi delle elementari, è come un fratello, e sa cosa voglio.
La musica è indispensabile, perchè i miei film potrebbero anche essere muti, il dialogo conta relativamente e quindi la musica sottolinea azioni e sentimenti più delle parole.
negli ultimi film gli ho fatto scrivere la musica prima di girare, proprio come un elemento della sceneggiatura. (...)
Io, Ennio, lo facevo lavorare sul serio.
Gli spiegavo bene cosa volevo ed ero capace di buttargli via una decina di temi bellissimi, prima di approvare quello giusto"
Parole di Sergio Leone, morto a 60 anni nel 1989;  regista e ideatore della "Trilogia del dollaro" la serie di film che, negli anni '60, rivoluzionarono, dall'Italia, il concetto di western, inventando lo 'spaghetti western'.

E come gli rispondeva Morricone?
" Non seguo una regola, solo impegno, tecnica, esperienza.
L'ispirazione non esiste. Esistono tentativi, incessanti cancellature, esercizio, duro lavoro.
Ho abbracciato tutti i generi musicali: dallo swing all'atonale, dalla polifonia colta alla canzone.
Li amo tutti e ho scritto sempre me stesso, ogni volta"
Una sacrosanta verità: prima di arrivare a scrivere più di 400 colonne sonore per altrettanti film, Ennio Morricone inizia la sua carriera nel mondo musicale professionista arrangiando, a volte anche in maniera rivoluzionaria ( 'Con le pinne , fucile ed occhiali', per esempio) i grandi successi estivi del pop italiano nel 'boom' economico: Gino Paoli, Edoardo Vianello, Gianni Morandi gli sono debitori.
Ha scritto una delle più belle, anzi qualcuno azzarda, la più bella canzone della storia musicale tricolore: 'Se telefonando' cantata magnificamente da una giovanissima Mina.
Ancora a metà degli anni '70, partecipa al grande successo del Riccardo Cocciante di 'Bella senz'anima', arrangiando buona parte dell'album.
Scrive anche per la tivù: indimenticabile il suo apporto musicale al "Mosè", grande produzione Rai nel 1974, con protagonista Burt Lancaster.
E poi, tante colonne sonore indimenticabili: dai western di Leone alla musica magnifica e potente di "Mission" (scippata dell'Oscar), dai film drammatici, cronache dei misteri politici italiani alle commedie agrodolci.
Il tutto coniugando la tessitura 'colta' all'ordito popolare ( 'Here's to you' su tutti).

Era attento, anche in tempi più recenti, a ciò che si muoveva nel cantautorato italiano.
Nel 1990, elogiò la forma canzone "baglionesca" di 'Oltre':
"Ecco un compositore di canzoni che non si è mai standardizzato.
Sempre coerente, forse inconsapevolmente comunica con frutti musicali poetici, generosi, sempre maturi"
Dieci anni dopo, regala una sua composizione per la chiusura di un lavoro di Angelo Branduardi, su testi francescani "L'infinitamente piccolo", non solo: l' organizza ne dirige l'orchestra.
Cattolico praticante, Morricone, accolse, volentieri l'invito di Branduardi, che lo ricorda così:
"Come dice il mio amico Ennio, la musica, essendo l'arte più astratta, è la più vicina all' Assoluto".
Dei Pontefici, che incontrò personalmente in diversi periodi, in una intervista del 2011, ha affermato:
" Guardi, la passione di Giovanni Paolo II per l'uomo e per i giovani, avrebbe valorizzato anche il rock, come in parte è accaduto.
Ma se parliamo di musica devo confessarle che mi sento più vicino ad un altro grande pontefice, certamente diverso, ma non per questo meno importante: Benedetto XVI"    







  

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