Pictures of Jesus - Ben Harper and The Blind Boys of Alabama

da "Il brillìo degli occhi" di Julian Carron
Editrice Mondo Nuovo, 2020

"Ora, questo sguardo carico di tenerezza verso la nostra umanità è entrato nel mondo attraverso la carne di un Uomo, l'ebreo Gesù di Nazareth, duemila anni fa. (...)
Questo avvenimento - l'Incarnazione - è uno spartiacque nella storia dell'uomo e nessuno lo potrà più strappare da essa. (...)
Qui ci troviamo davanti a quel 'realismo inaudito' di cui parla Benedetto XVI, quando afferma che 'la vera novità del Nuovo Testamento, non sta in nuove idee, ma nella figura stessa di Cristo, che dà carne e sangue ai concetti'.
Ognuno di noi - credo - desidererebbe essere raggiunto da un simile sguardo, qualunque cosa abbia fatto, comunque abbia condotto la sua vita.
Di che cosa ha avuto bisogno quella donna ( cfr Lc 7,36-47) per essere 'presa' dallo sguardo di Cristo?
Soltanto della sua umanità, pur ferita e malmessa com'era - come in fondo è quella di tutti-. (...)
Quello di Cristo è uno sguardo che legge dentro di noi, nelle profondità  del nostro desiderio di pienezza."

E' un brano tratto dal recentissimo saggio di don Julian Carron, una nuova tappa nella 'pedagogia cristiana' che il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione indica a chi segue già il movimento e a tutti quelli curiosamente attenti alla vita della Chiesa universale. 

Ben Harper, artista di colore californiano, inizia la sua carriera nei primi anni '90:
artista musicalmente completo, la sua creatività compositiva racchiude le diverse espressioni della cultura nera afroamericana.
Blues, rock, funky, la musica caraibica, hip hop, intimismo acustico e sferzate elettriche, un pizzico di psichedelìa: con la sua chitarra elettrica suonata sulle proprie ginocchia, cerca
di far confluire tutti questi flussi in un catalogo di canzoni sempre di ottima fattura.

Nel 2004, con il suo incontro con lo storico gruppo vocale The blind boys of Alabama, aggiunge alle esperienze già accumulate, un viaggio in terra spiritual, traendone un album fondamentale e pluripremiato dalla critica: "There will be a Light"
The blind boys of Alabama, sono una istituzione nel mondo della black music legato alle tradizioni degli eredi della comunità africane ridotta in schiavitù nell'America razzista, poi faticosamente ricondotta ai diritti civili universali.
Attivo già negli anni '30, il gruppo, i cui componenti sono tutti non vedenti ( tranne uno), vive una seconda vita da quando è entrato nella scuderia discografica di Peter Gabriel.

"Il suono che esce dalle bocche dei Blind Boys quando cantano è più vecchio della salvezza, è più vecchio della redenzione.
E' il suono dell'oppressione e della lotta.
E' il suono della rivelazione e della liberazione.
E' un suono vecchio come il tempo.
I Blind Boys sono le piramidi della musica gospel, il luogo di nascita del soul sacro"

Così Ben Harper magnifica i suoi compagni di viaggio nei brani di questo disco, una galleria di gospel originali e presi dalla tradizione, che all'ascolto dà i brividi.
E conclude:
"Il Dio delle mie canzoni è la forza che muove il mondo. E' il creatore del cielo e della terra, il re degli angeli e il padre della luce.
E' il padre del gospel, è la natura, gli alberi e le valli. E' il Tutto"

E allora, ecco "Pictures of Jesus":

IMMAGINI DI GESU'

"Pende sopra il mio altare
Come Lui fu appeso alla croce.
Ne tengo uno nel mio portafogli,
per i momenti in cui mi sento perso.
E' in una cornice di legno scheggiato,
davanti a cui la mia famiglia si inginocchiava a pregare.
E se ascolti da vicino,
puoi sentire le parole che diceva.
Ho un'immagine di Gesù
Nelle sue braccia così tante preghiere sono accolte.
Ho un'immagine di Gesù,
e con lui saremo sempre benedetti.

Certi giorni non hanno inizio
e altri giorni non hanno fine
Certe strade sono dritte e strette
e altre sono fatte solo di curve.
E allora diciamo una preghiera
per ogni essere vivente
in cammino verso la luce
dalla croce di un Re"




  

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