Story of love - Jon Bon Jovi
"La salvezza è l'evento di una presenza, e non un'opera, un progetto, costruzione nostra'.
Pensate che rivoluzione ascoltare queste parole in un'epoca come la nostra che ha impegnato tutte le sue energie affidandosi alla capacità umana di riuscita.
Invece: 'La mia salvezza è l'evento di una presenza, è il dono, la grazia, la sorpresa di una presenza!
Ancora una volta è: un incontro' (...)
La parola 'incontro' suggerisce evidentemente la sorpresa, la gratuità, il fatto che tale presenza non derivi da me, minimamente, in nulla, in nulla.
Pura grazia.
Più precisamente: l'avvenimento della liberazione è essere presi dentro da questa presenza, è essere presi dentro (...) non è lo sforzo umano che libera.
Lo sforzo umano si chiama filosofia o impegno morale, si chiama quindi politica o impegno etico, ascesi.
Non è né la politica, né l'ascesi che ci liberano (...)
Se la liberazione dell'uomo fosse frutto di politica e di ascesi, il povero, il fragile, il debole per salvarsi dovrebbero essere debitori a degli uomini (...).
Invece è una cosa più semplice, c'è un metodo più semplice, adatto a chiunque, in qualunque condizione: l'essere dentro una compagnia, il guardare una presenza, l'esser dentro una presenza.
E' infatti il metodo con cui la natura ottiene l'uomo nuovo, lo mette dentro il seno, le braccia e i rapporti di una madre e di un padre.
Questi sono paragoni che togliamo alla natura, cioè da un disegno di Dio, da una struttura di Dio"
(Luigi Giussani, 28 Agosto 1972, Assisi)
E' una lunga citazione di Luigi Giussani, il fondatore del movimento ecclesiale "Comunione e Liberazione" tratta da un'agile libretto che contiene alcuni interventi sull'educazione "Educazione. Comunicazione di sé" (ed. San Paolo, 2020), fatti in questi mesi dal successore dell'appassionato prete brianzolo, lo spagnolo don Julian Carron, presidente della Fraternità del movimento stesso.
"Sono un testimone della storia. Credo che il dono più grande di un artista e songwriter sia la capacità di usare la propria voce per scrivere e parlare di questioni che ci toccano e ci emozionano, nel bene e nel male"
Dopo quattro anni di assenza dal mercato discografico, alla fine del 2020, il rocker Jon Bon Jovi, torna con un nuovo lavoro : "Bon Jovi 2020".
Un titolo certamente che non ha il carisma dell'originalità, ma che, forse, vuole sottolineare il periodo storico che l'America, e non solo, sta vivendo, tra un Trump che se ne va in maniera piuttosto fracassona e una pandemia che la gestione dell'ormai ex presidente, forse, ha affrontato in maniera adeguata.
Questi sono i sentimenti che pervadono tutto l'album di questo Springsteen in minore e che proprio come il "Boss", del quale è molto amico, non si limita al risvolto politico ma sono come uno sguardo attento e sincero al privato e alla vita reale. Per esempio la vita familiare.
"Ho incontrato mia moglie Dorothea ai tempi del liceo e siamo insieme da ben 40 anni dei quali 31 da marito e moglie e il nostro segreto è il rispetto reciproco. Io sono un pazzo visionario, lei è quella che mi segue con collo, ago e filo e mantiene tutto insieme. Io sono la persona più felice del mondo quando amo ciò che faccio per vivere, lo faccio restando accanto alla mia famiglia e cercando di rendere il mondo un posto migliore"
La coppia ha avuto quattro figli, la più grande ormai verso i trent'anni, e forse è per questo che il musicista si rispecchia in loro pensando al rapporto con i suoi genitori:
"Quello che ho avuto dai miei genitori è stata la capacità di trasformare il sogno in realtà.
Anche se non fossi stato bravo nel mio mestiere, se avessi creduto di esserlo, avrei potuto lavorarci sopra.
Invecchiando ho capito che dai miei ho ricevuto un grande regalo. Loro credevano davvero nel mantra di John Kennedy dell'andare sulla luna. 'Vacci e basta Johnny' e ci sono andato.
Se ora siamo qui è perchè qualcuno prima di noi non ha persola fede nonostante le guerre, le carestie, le catastrofi, le crisi economiche.
Gli studenti che hanno finito l'università e non troveranno lavoro a causa del lockdown sono i prossimi innovatori, i leader che stiamo cercando.
Sono nati quando c'è stato l'attacco alle Torri Gemelle e sono diventati adulti durante la pandemia, hanno un materiale unico su cui lavorare. Li renderà più consapevoli del mondo che li circonda.
Confido in loro"
Pensieri semplici di un uomo che vive una realtà positiva, sarà anche per la sua origine italiana, Bongiovi, il suo vero nome dal nonno siciliano, e per la sua terra dei suoi natali, il New Jersey (la stessa di Springsteen).
Bon Jovi inizia leader della band omonima, in bilico tra i più illustri Springsteen e Tom Petty, con strizzatine costanti al puro pop mainstream, produce il suo miglior catalogo tra la fine degli anni '80 e l'inizio del decennio successivo, con titoli come "Livin' on a prayer", "It's my life", "Bad medicine"
Con la moglie condivide oltre alla gestione della "Soul Foundation" in attività dal 2006, l'apertura in questi ultimi mesi della "Food bank", per sostenere persone e famiglie che hanno bisogno di cibo, trascorrendo la loro quarantena distribuendo pasti alle persone bisognose.
"Story of love" è una classica ballata acustica, il cui testo omaggia l'epica del ciclo delle generazioni familiari, col pensiero ai rapporti che cambiano nel corso del tempo.
"I padri amano le figlie come le madri amano i figli
Hanno scritto la nostra storia prima che ce ne fosse una
dal giorno in cui arrivi, finché cammini, finché corri.
Non c'è altro orgoglio, non c'è altro amore.
Possono offrire consigli che non vuoi ascoltare
parole che tagliano come un coltello e ti risuonano ancora nelle orecchie.
Pensi che siano ignoranti, loro pensano che tu sia arrogante.
Se hai bisogno di prove, chi ti ha dato la fiducia?
Uno schiocco di dita e non sei più un bambino
ma stai ancora aggrappando mentre cammini lungo la navata.
Quando ti lasciano andare per sentire qualcun altro dire
che qualcuno ti amerà fino al giorno della sua morte.
E questa è la storia dell'amore
puoi scegliere di ricordare o scegliere di dimenticare
se ti hanno portato a scuola o ti hanno rimboccato le coperte
Puoi dire che non importa, non farai lo stesso.
Potresti pensare che nessuno se ne accorga quando distogli lo sguardo.
Adesso stanno invecchiando e tu non sei così giovane
quindi ti prendi cura di loro come tue figlie e tuoi figli.
Puoi chiedere perdono, potrebbero chiedere lo stesso.
Dimentica tutta l'angoscia, la sofferenza, il dolore.
Ovunque tu vada o ovunque tu sia stato.
Sono loro che sono con te e tu sei con loro.
Padri e figlie e madri e figli.
Quando una storia finisce un'altra inizia.
Da ciao ad arrivederci questa è la storia dell'amore,
questa è la storia dell'amore."
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