L 'Anticristo - I Decibel

da "Il padrone del mondo" di Robert Hug Benson
(traduzione da edizione 1979, Città Armoniosa)

"Dietro di lui, dalla cui bocca usciva un torrente di parole, la moltitudine si agitava.
Tra grida e sospiri, saliva e scendeva un'onda d'emozione. (...)
Lui non poteva più tenerli fermi, ad ascoltarlo, dopo averli trascinati all'azione suprema. (...)
Allora in quella luce soprannaturale, tra il suono dei tamburi, la grida acute delle donne e un assordante traballare di piedi, fu uno scoppio di entusiasmo religioso: diecimila voci avevano proclamato Giuliano Felsemburgh loro Signore e loro Dio! (...)
La razza umana aveva ora una autocoscienza di unità, con una suprema responsabilità nei confronti di se stessa: sparivano, dunque, i diritti degli individui, che erano giustamente riconosciuti nelle epoche precedenti.
L'uomo ora aveva il supremo dominio sopra ogni cellula di questo 'Corpo Mistico' e non poteva che considerare illimitati i diritti del tutto, allorchè una cellula agiva a danno del corpo. (...)
C'era una sola religione che reclamava la stessa totalità di diritto: la religione cattolica. (...)
Solo il cristianesimo portava con sè un veleno mortale;
ogni cellula nella quale veniva inoculato il veleno infettava tutte le fibre che la ricollegavano al centro della vita (...) ed era un delitto che non richiedeva altra ammenda se non la completa estirpazione della fede cristiana."

Robert Hug Benson, inglese, nasce nel 1871, suo padre è l'arcivescovo anglicano di Canterbury, si converte al cattolicesimo e viene ordinato prete.
Approfondendo l'opera saggistica di San John Henry Newman, si dedicherà alla predicazione e alla scrittura di saggi e di romanzi. Morirà nel 1914.
Scrive "Padrone del mondo" nel 1907: è un romanzo (oggi si direbbe distopico), dove si narra di un mondo nel quale l'uomo ha raggiunto gli estremi confini del progresso materiale e intellettuale che persegue un unico progetto: il trionfo dell' Umanitarismo, che consiste nell'eliminazione della guerra, la legalizzazione dell'eutanasia, l'adozione dei cibi artificiali , la persecuzione di ogni soggetto civile e religioso diverso. 
Ma c'è una fede che combatte questa omologazione e Benson la individua nel cristianesimo.

" C'è un pugno di persone che decide le sorti del mondo e ci domina, appiattendo le differenze e annullando le identità, io lo chiamo l'Anticristo"
E' il 2018, ed Enrico Ruggeri, risponde così a Maurizio Caverzan sulle pagine del quotidiano "La Verità".
E' appena uscito il secondo album che vede la reunion dei Decibel, gruppo italiano di pop punk; una meteora dei primo anni 80, trampolino di lancio della carriera artistica di Enrico Ruggeri.
La formazione è la stessa, anche se tutti e tre i componenti veleggiano oltre i sessanta e sono tutti rispettati professionisti nei rispettivi campi lavorativi:
"Siamo fermamente convinti che ci sia una decina o quindicina di persone che si trova da qualche parte e decide chi sarà il presidente degli Stati Uniti, il Cancelliere della Germania, quando scoppierà la prossima bolla finanziaria, quando inizierà il nuovo flusso migratorio.
Sono i veri potenti che indirizzano le sorti del mondo: il loro primo obiettivo è l'abbassamento della consapevolezza della gente" 

Ora, sgombriamo il campo da tutte le ipotesi cospirazioniste (ma probabilmente ad Amazon, Google e Facebook fischiano le orecchie) nelle quali sguazza una certa politica "negazionista" mondiale, sia di destra che di sinistra, lasciamo, quindi, perdere le propagande più demenziali.
Nella sua poetica da radicale e anarchico, non inquadrato in alcun schieramento politico, l'analisi di Ruggeri tocca problemi più profondi, discutibili, ma rispettabili:
"Prendiamo il mio campo. Trent'anni fa c'era Bob Dylan, e adesso chi c'è?
E' tutto standardizzato: si è voluto eliminare la forza dirompente dell' arte per renderla innocua e il paragone  tra il tweet di un influencer e una canzone di Dylan, avvalora la mia tesi.
Un altro degli obiettivi dei poteri forti è annullare le identità: creare un magma nel quale tutti consumino le stesse cose.
Ogni difesa della tradizione è un ostacolo sulla strada dell'omologazione, perchè tradizione vuol dire identità, perciò va abbattuta.
Si costruisce un grande futuro solo partendo dal proprio passato."
E poi, un affondo 'a la Benson':
"Il senso religioso è un ostacolo a questa omologazione, l'anima è un fattore scomodo.
Si vuole risolvere i problemi esistenziali consumando.
Più sei infelice, più consumi, più l'anima è povera e più si cerca di arricchirsi acquistando beni dei quali forse non si ha bisogno. (...).
E il primo ad elogiare il disco dei Decibel è stato il card. Gianfranco Ravasi."

Qui, non si vuole "buttarla in politica", 'La stanza di Elvis', vuole rimanere un luogo dove si valorizza tutto ciò che la musica rock, attraverso anche spunti 'letterari', intercettando il mondo che ci circonda.
Forse il retroterra degli studi classici al liceo Berchet di Milano, suscita in Ruggeri un certo 'dejavu' nella critica all'ordine mondiale, che, a nome anche degli altri Decibel esplicita nel libretto di copertina del cd:
"(...) Un uomo temerario (ma era solo un uomo?) duemila anni or sono, per primo osò ribellarsi al principio della prevaricazione del forte contro il più debole, e lo fece in nome dell'amore e del rispetto: fu travolto.
Il suo messaggio rivoluzionario era destabilizzante e al tempo stesso troppo virale per poterlo neutralizzare."

Ad ogni modo, l'album "L'Anticristo" è una delle migliori produzioni di rock italiano degli ultimi anni: la vena compositiva di Ruggeri e dell'intera band è in grande spolvero, suono è compatto, c'è gran ritmo e testi interessanti affondano il bisturi nei mali di questa società, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con i mass media.
Insomma, un gran disco, che, naturalmente, in questi tempi, aridi di novità, è passato quasi inosservato.
Ruggeri & co hanno dunque ragione?



  
   

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