When He returns - Bob Dylan

"In quei giorni Isaia disse: 'Frastuono di folla sui monti, simile a quello di un popolo immenso (...)
Ecco il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminarne i peccatori.
Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni non daranno più la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce.
Io punirò nel mondo la malvagità e negli empi la loro iniquità.
Farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l'orgoglio dei tiranni"
(da Isaia 13, 4 - 11)

"In quel tempo, mentre alcuni parlavano nel tempio (...) il Signore Gesù disse:
'Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà pietra su pietra che non sarà distrutta. (...)
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.
Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina"
(dal Vangelo secondo Luca  21, 5 - 28)

Come ogni anno, la liturgia cattolica ambrosiana di inizio Avvento, costruendo un grande ponte tra l'Antico e il Nuovo Testamento, annuncia le profezie di grandi catastrofi nella lotta contro la malvagità nell'attesa del secondo ritorno di Gesù Cristo, che porterà a quanti lo attendono la sospirata liberazione dalla morte.

"Alcuni critici non sono stati particolarmente gentili con te dopo gli ultimi due album, a causa del loro contenuto religioso. La cosa ti sorprende? Certi, per esempio, ti hanno accusato di fare proseliti.
Pensi che Gesù Cristo sia la risposta per tutti noi?"
Era il 1980 e il direttore della programmazione radio di San Francisco 'KMEL - FM, Paul Vincent, così si rivolge a Bob Dylan, che aveva appena licenziato, con grande stupore del suo pubblico, due album "Slow train coming" e "Saved" nei quali le canzoni erano completamente pervase da un "furore" religioso, dovuto alla conversione al cristianesimo (quello un pò particolare delle comunità integraliste americane) del grande menestrello di Duluth, ebreo, icona di quella beat generation che negli anni '60 travolse tutte le convenzioni tradizional - borghesi appena uscite dalle macerie sociali e morali della Seconda Guerra Mondiale:
"Si, direi di si, certo. Quello di cui stiamo parlando, qui, è la natura di Dio e credo che per arrivare a Dio si debba passare da Gesù, si. Ma bisogna capirlo da soli. Bisogna sperimentarlo di persona."

Un anno prima a Tucson, in Arizona (dicembre 1979) in un'altra intervista, Dylan risponde così:
"Pare che la mia ideologia ora sia riconducibile alle Scritture.
Vedi, non sono cose che ho inventato io: mi sono state mostrate. E io ho fede in questo: che siano vere.
Credo che siano vere. So che lo sono. (...) Una religione che dice che bisogna fare determinate cose per arrivare a Dio (...) quel genere di religione non ti farà mai arrivare nel Regno, è così.
Tuttavia, è vero che c'è un creatore, un essere supremo nell'universo."

E, ancora, nel luglio 1980 al "New Zealand Star":
"Credo che mi chiamasse da sempre. Ovviamente, come potevo sapere che fosse Gesù a chiamarmi? (...) Ma Cristo ci chiama tutti, è solo che noi lo ignoriamo. (...) Ma Dio ha uno scopo e un tempo per ogni cosa. sapeva quando avrei risposto alla Sua chiamata."

Sono tutti brani di interviste tratti da un interessantissimo volume "Like a Rolling Stones" (Il Saggiatore, 2021) dove sono raccolte moltissime interviste di Dylan (alcune delle quali anche inedite) raccolte in tutto l'arco della sua carriera fino ad oggi e tradotte da Camilla Pieretti. Veramente un grande e meritorio lavoro.

Ma tutta la produzione discografica di Dylan si aggrappa a citazioni che arrivano direttamente dalle Sacre Scritture, anche se spesso in passaggi ermetici e non canonici.
In quel preciso periodo tra la fine dei 70 e l'inizio degli 80, i testi saranno esplicitamente religiosi, quasi delle omelie in musica. I suoi concerti saranno pregni di una foga predicatoria, lasciando esterrefatti chi vi assisteva. C'è da notare che, silenziate dalla critica di quel tempo, queste produzioni, con gli anni, sono state rivalutate.
In queste composizioni, Dylan, lasciava la ballata folk rock, per immergersi nelle atmosfere gospel.
In "Slow train coming" si affidò agli arrangiamenti di un gruppo in ascesa in quel momento: i Dire Straits. 
Nelle "stanze" di questo blog ne abbiamo già parlato approfonditamente scoprendo altri titoli della sterminata produzione dylaniana.

E' anche vero, che dopo questo preciso periodo, Dylan torna al suo ermetismo, lasciando perdere chiari messaggi religiosi, pur mantenendo, nella miriade di citazioni storiche e filosofiche, una tensione verso il destino ultimo dell'uomo moderno.

In "When He returns" che conclude "Slow train coming", questa tensione ispirata dalla Sacra Scrittura, dai profeti dell'Antico Testamento e dalla Buona Novella dei Vangeli, è esplicita e si alza accorata in un magnifico gospel.

QUANDO LUI RITORNERA'

La mano di ferro o il bastone di ferro
non sono avversari
Il muro più forte crollerà davanti a Dio Onnipotente.
Per tutti quelli che hanno occhi e orecchi
è solo lui che può farmi piangere.
Ma non piangere e non morire e non bruciare
come un ladro nella notte
sostituirà la giustizia all'errore
quando Lui tornerà

La verità è una freccia e la porta è stretta
fà che ci aiuti a passarla.
Egli ha scatenato la sua potenza
in un'ora sconosciuta
che nessun si aspettava.
Fino a quanto potrò ascoltare le menzogne del pregiudizio?
Fino a quando potrò rimanere ubriaco di paura, là nel deserto? 
(...) Quando capirò che non ci sarà pace
che io mondo non finirà finché Lui tornerà?

Abbandona la tua corona su questo suolo macchiato di sangue (...)
Lui vede le tue opere, sà le tue necessità
anche prima che tu faccia qualcosa.
Fino a quando potrai odiare te stesso, per la debolezza che nascondi?
Di ogni progetto terreno conosciuto dall'uomo
Egli non si preoccupa:
ha un progetto suo da erigere nel Suo regno
Quando Lui tornerà."   




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