Wake up dead man - U2

"O Dio vieni a salvarmi! Signore vieni presto in mio aiuto!
Questo grido non può nascere che nella coscienza di quello che siamo: cerchiamo il Suo volto, il Tuo volto, Dio d'Israele, il volto vero delle cose, in questa apparenza che finisce nella polvere, nella cenere, nella putredine della morte: noi cerchiamo il volto di Colui che rende tutte le cose nella loro verità e perciò rende tutte le cose permanenti e belle, utili e buone.

Ma io annego nella distrazione.
L'istante dopo che ho detto: 'Vieni con me', io ti tradisco; il momento dopo lo stupore, l'essere pieno di stupore di fronte alla verità delle cose (...) io commetto un errore, sono come un poveraccio. (...)
Quanta tentazione di vergogna! Tentazione, perché la vergogna è come le sabbie mobili che ti mangiano;
quanta tentazione di vergogna, per il tradimento che si traduce in una meschinità sempre più visibile man mano che il tempo va avanti, per una menzogna covata che protegge dentro di sé opere e intenzioni e perfino progetti perfettamente contraddittori a quello che diciamo di aver detto di si. (...)
E' qui che comincia l'apologia del messaggio cristiano, la difesa, la grande difesa della realtà cristiana, l'inizio della grande evidenza che non c'è verità se non là dove è la parola Cristo: per poter dire 'O Dio, vieni a salvarmi', c'è bisogno della tua libertà (...)
per essere coscienti di quello che attraversa tutto, dell'annuncio che attraversa tutta la storia, la prima condizione è essere liberi, è la libertà."
(da "Tutta la terra desidera il Tuo volto" di Luigi Giussani  ed. San Paolo, 2000)

"Chi è Gesù? Questa domanda è cruciale per ogni cristiano, ma non ce la possiamo cavare dicendo che era un grande filosofo, un intellettuale.
Perché quell'uomo è andato in giro dicendo che era il Figlio di Dio e per questo è stato crocifisso.
O è Figlio di Dio oppure si tratta di un folle, e sinceramente faccio fatica a spiegarmi milioni e milioni di vite di mezzo mondo che per duemila anni sono state toccate, mosse da un pazzo.
Io credo che Cristo sia divino e che sia risorto dai morti."

Così, nel 2014, in una intervista ad un programma televisivo irlandese, si esprime Paul David Hewson, nome d'arte Bono Vox, il front man dei celebrati U2.
52 minuti di intervista in cui l'artista rock a mò di conferma di quanto già dichiarato, aggiunge:
"I miracoli non sono un problema per me! Ci vivo in mezzo. E uno di questi miracoli sono io"

Bono, è un uomo già ultracinquantenne, leader di un gruppo, che partendo dalle terre irlandesi da più di trent'anni è protagonista della scena rock, unendo punk, pop e gospel in una miscela esplosiva, non solo musicale ma corroborata dalla scelta di testi spesso impegnati, dalla denuncia dell'uso della guerra come risoluzione dei conflitti regionali (loro che ne hanno vissuto uno molto da vicino) fino a testi profondamente religiosi, in una appassionata ricerca di una via di adesione all'avvenimento cristiano, se pur a mille contraddizioni, tipiche della generazione cresciuta nel ribollire dei movimenti giovanili a partire dagli anni utopistici della contestazione.

L'album "Pop", del 1997 in cui è inserita "Wake up dead man" è per Bono & soci, un album di transizione, un ponte tra il boom dei primo decennio che li ha visti sbarcare in America, alla scoperta personale dei miti originari della loro musica: da Dylan a Springsteen, da B.B.King ai gruppi spiritual:
tra lotta per diritti civili e tensioni religiose.
E' un occasione per rendere il loro modo di suonare e comporre su atmosfere più "classiche", ispirate alla fonte del rock americano.
Ma il ritorno a casa, non li impigrisce e ripartendo dal suono più europeo, sperimentano sempre più gli arrangiamenti elettronici, fino, appunto all'album "Pop", in cui questa "deriva" è spinta al massimo, ma non soddisfa né i fans, e neanche loro stessi:
"Pop" non venne mai finito: è la più costosa seduta di registrazione nella storia della musica.
Però è un disco pieno di discussioni con Dio: è la sua più grande apparizione in un album degli U2 dai tempi di 'October' (uno dei loro primi album  n.d.r.)" dirà Bono alla sua pubblicazione.

E' proprio da questo album "imperfetto" e "irrisolto" che si staglia la preghiera più accorata, il grido più sincero di aiuto verso Dio, mai composto da Bono.
Come scrive Walter Gatti in "Help! Il grido del rock (Ed. Itaca, 2008)":
"E' una canzone stupenda e dolente. Un andamento lento e affranto, sia nei ritmi che nelle soluzioni vocali tesse una tela leggere di prostrazione: è la domanda dell'uomo al Figlio."
E forse, non è un caso, che sia posto alla fine del disco, quasi come un sigillo: la versione "moderna" dell'invocazione biblica: O Dio vieni a salvarmi! Signore vieni presto in mio aiuto!

ALZATI E CAMMINA

"Gesù, Gesù aiutami
sono solo al mondo
che è anche un mondo del cazzo
Raccontami, raccontami la storia,
quella dell'eternità
e di come tutto andrà

Alzati e cammina

Gesù , sono qui che aspetto, capo.
Lo so che ci stai guardando
ma forse non hai le mani libere
Tuo Padre ha fatto il mondo in sette giorni,
comanda in Paradiso:
puoi mettere una buona parola per me?

Alzati e cammina

Ascolta le parole, ti diranno cosa fare.
Ascolta il ritmo che ti sta confondendo
Ascolta il brusìo della radio
Ascolta il traffico e la circolazione
Ascolta come speranza e pace cerchino d fare rima
Ascolta la musica suonare fuori tempo

Alzati, alzati e cammina

Gesù, eri per caso dietro l'angolo?
Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Se ci fosse un ordine in tutto questo disordine!
Basterebbe riavvolgere il nastro per un'altra volta?

Alzati, alzati e cammina"




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