The rising - Bruce Springsteen

"Cosa innerva, cosa spinge e tende la vita dell'uomo se non la speranza?
E in cosa consiste quest'infinita, straziante, incolmabile speranza se non nel raggiungere il senso, la ragione e il significato dell'esistenza medesima, cioè a dire la verità prima e ultima, la sua verità inamovibile e assoluta, insomma, la sua verità eterna?
Tutta la storia dell'uomo, ove pure si presenti in forme distorte e blasfeme, s'è mossa e si muove su quest'asse e in questa direzione;
e se precipita nell'abisso, è solo perché s'affatica ad andare contro se stessa e tenta, senza esiti che non siano disastri, di mutare l'immutabilità di quella direzione.
Il destino dell'uomo è la speranza.
Ma questa speranza, che è la verità, che è Dio, che è la nostra comunione in Lui , passa, si attua e si concretizza solo nella storia.

Da qui la sacra fatalità, il sacro destino del dolore; il dolore d'essere limitati per una tensione che mira invece all'illimite. (...)
Da qui, ancora, la sacra fatalità, il sacro destino della 'via crucis' per ogni uomo;
ancorché l'uomo voglia chiamarla diversamente o pensi di potervisi sottrarre. (...)
La festa di oggi, la luce che è la Pasqua, la folgorazione immensa che è la Resurrezione, sono la speranza raggiunta, la speranza esplosa, la speranza che ha incenerito in sé i limiti della storia e insieme, l'ha riconciliata all'eternità di Dio. (...)
Dopo la Passione di Cristo e dopo la sua Resurrezione, il dolore dell'uomo non è più un dolore cieco, un dolore muto, un dolore demente, folle e disperato;
bensì un dolore che conduce l'uomo nel grembo stesso della speranza (...)
E', dunque un dolore santo, un dolore attivo, anche storicamente, anche socialmente: un dolore, ecco, felice.
Se è vero, ed è vero, che la felicità dell'uomo risiede nel riposare all'interno della sua verità."

Era il 15 aprile 1979, il giorno della Pasqua di quell'anno, quando sulla prima pagina del Corriere della Sera, lo scrittore saggista Giovanni Testori, editorialista prestigioso del quotidiano milanese, pubblicava le sue riflessioni, sotto il titolo "La luce della Pasqua", sul senso di questa festa cristiana.

"Con 'The rising' volevo descrivere le immagini più drammatiche di quel giorno, l'11 Settembre 2001, l'attacco alle Twin Towers di New York.
Alla tv la gente che era uscita dal World Trade Center parlava di tutti quei soccorritori che invece entravano in quell'inferno per salvare vite umane, e mi è rimasta quell'immagine: quegli uomini che salivano le scale stavano salendo in un grattacielo in fiamme, o forse nell'aldilà."

"The rising" ("il" rialzarsi, "il" sollevarsi, "il" risorgere) è un album fondamentale per la carriera e il percorso umano di Bruce Springsteen.
Già riconosciuto cantore rock della "working class" americana, diventa con questa specie di "instant record" il cantore di quell'America attonita ed impaurita davanti all' avvenimento spaventoso e "condiviso" in diretta televisiva mondiale dell'attentato contro le Torri Gemelle newyorchesi.
Nella sua cifra creativa, da quei giorni, vivrà sottotraccia questo dramma comunitario e personale, che lo porterà, anche con l'approssimarsi degli anni della "terza età", ad esternare, attraverso le canzoni, le sue riflessioni sui rapporti familiari e una tensione religiosa sempre più urgente, fino ad arrivare alla lunga tournee teatrale di Broadway, all'album concerto "Western stars" e al recente cd "Letter to you".

Nel gennaio 2021, testimonial in uno spot della "Jeep", durante l'evento sportivo dell'anno americano del "Super Bowl", davanti a decine di milioni di spettatori, mentre sullo schermo apparivano un piccolo pulpito, una croce di legno adagiata su una bandiera stelle e strisce in una piccola chiesetta, Springsteen ha affermato:
"Il centro è stato un posto difficile da raggiungere (...) tra la nostra libertà e la nostra paura.
Ora, la paura non è mai stata la parte migliore di ciò che siamo.
Quanto alla libertà, non è proprietà di pochi fortunati, appartiene a tutti noi.
Chiunque tu sia, ovunque tu sia.
E' ciò che ci collega, e abbiamo bisogno di questa connessione.
Abbiamo bisogno del Centro, 'the middle'. 
In questo mondo, il mondo di Dio, nessuna verità infallibile risiede in un solo uomo.
C'è solo una verità, la verità di Dio, ed è una verità di profonda indagine, umiltà di fronte ai fatti, ed è fondata sulla fede, sull'amore e sul rispetto per i propri vicini e il proprio paese.
Preghiamo tutti Dio di avere la forza di vedere chiaramente con la nostra mente, il cuore e gli occhi, e che possiamo mantenere alta la nostra fede, umilmente e al servizio del nostro paese e della verità."

Molto americano, d'accordo, ma come scrive il giornalista Paolo Vites sul sito online "Il sussidiario", citando Luca Miele nel suo libro "Il Vangelo secondo Springsteen" (Claudiana, 2017):
"La salvezza cantata da Springsteen, è inclusiva, chiama tutti, interpella tutti, accoglie tutti.
E' il qui e ora, è la trama (umana) dei giorni."

"The rising" è quel rock in debito con il gospel con il classico finale "call and response" degli inni sacri dell'America profonda.
E il testo che trasporta la musica verso la preghiera, ad una invocazione, ad una domanda accorata di resurrezione tra dolore e speranza, proprio come la Pasqua evocata da Testori, è la ricerca ... e chissà è l'affermazione del Centro, quella Pietra che i costruttori hanno scartato, che ora è angolare.

SOLLEVARSI

Non vedo niente davanti a me
non vedo niente che arriva da dietro
mi faccio strada in questo buio
non sento altro che le mie catene
ho perso il conto di quanto ho camminato
di quanto sono andato lontano
di quanto sono salito in alto
sulla schiena ho una pietra da sessanta libbre
sulla spalla un cavo da mezzo miglio.

Sollevati quando è il momento
sollevati, metti le mani nelle mie

Sono uscito di casa stamattina
il suono delle campane riempiva l'aria
portavo la croce della mia vocazione
su ruote di fuoco sono arrivato quaggiù
Ci sono spiriti sopra e dietro di me
facce diventate nere
occhi che bruciano e splendono,
che il loro sangue prezioso mi leghi.
Signore quando sarò di fronte alla tua luce ardente.

Ti vedo Maria nel giardino,
nel giardino dei mille sospiri.
Ci sono immagini sacre dei tuoi figli
che danzano in un cielo pieno di luce.
Vorrei sentire le tue braccia attorno a me,
vorrei sentire il tuo sangue mescolarsi al mio.

Cielo d tenebra e dolore
(un sogno di vita)
Cielo d'amore, cielo di lacrime
(un sogno di vita)
Cielo di gloria e di tristezza
(un sogno di vita)
Cielo di misericordia, cielo di paura
(un sogno di vita)
Cielo di memoria e ombra
(un sogno di vita)
Il tuo vento ardente
mi riempie le braccia stasera.
Cielo di nostalgia e vuoto
(un sogno di vita)
Cielo di pienezza, cielo di vita benedetta.

Sollevati quando è il momento
sollevati, metti le mani nelle mie,
sollevati quando ci solleveremo stanotte."

Vi proponiamo due versioni "live" di "The rising":
quella originale con la potenza di fuoco della E-Street Band dal tour europeo del 2003
e una acustica in solitario del "Boss", in cui le parole acquistano maggior profondità.









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