Les anges dans nos campagnes - Bruce Cockburn

"L'angelo del Signore si presenta ai pastori e la gloria del Signore li avvolge di luce.
'Essi furono presi da grande timore' (Lc 2,9).
L'angelo, però, dissipa il loro timore e annuncia loro 'una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore' (Lc 2,10s).
Viene detto che, come segno, avrebbero trovato un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia.
'E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini del (suo) compiacimento' (Lc 2,12 - 14).

L'evangelista dice che gli angeli 'parlano'.
ma per i cristiani era chiaro fin dall' inizio che il parlare degli angeli è un cantare, in cui tutto lo splendore della grande gioia da loro annunciata si fa percettibilmente presente.
E così da quell' ora in poi, il canto di lode degli angeli non è più cessato.
Continua attraverso i secoli in sempre nuove forme e nella celebrazione del Natale di Gesù risuona sempre in modo nuovo.
Si può ben comprendere che il semplice popolo dei credenti abbia sentito cantare anche i pastori, e, fino ad oggi, nella Notte Santa, si unisca alle loro melodie, esprimendo col canto la grande gioia che da allora sino alla fine dei tempi a tutti è donata."

Così, nel terzo volume della trilogia sulla vita di Cristo, pubblicato nel 2012, "L'infanzia di Gesù" (Rizzoli / Libreria Editrice Vaticana), Joseph Ratzinger, papa Benedetto XVI, racconta da par suo, attraverso i brani evangelici, il momento dell'annuncio della nascita di Gesù ai pastori.
Un annuncio canoro, musicale!

Forte della tradizione centenaria delle carole anglosassoni e degli spiritual degli schiavi afroamericani,
il movimento del rock globale è sempre stato attratto da questa produzione natalizia.
Anzi, per qualcuno degli artisti più rinomati è stata occasione per la riscoperta di brani natalizi di origine europea, a partire dagli inni sacri, adottati fin dal popolo medioevale.
Tra i lavori che vedono protagonisti, tra i tanti, celebrità come John Denver, Ray Charles, Sting, Neil Diamond, Elvis Presley, Bob Dylan, un posto d'onore è riservato a Bruce Cockburn, titolare di un album pubblicato nel 1993, testimonianza musicale di rara qualità.

Classe 1945, canadese, pregevole chitarrista, la sua carriera, che parte proprio dall'anno zero nel decennio dei settanta, è costellata da tanti successi bilingue (inglese e francese), ondeggiando tra le atmosfere soft rock blues e il puro folk acustico innervato da ritmi jazz.
Idealista, antimperialista, sempre disponibile attraverso le sua canzoni ad appoggiare i movimenti pacifisti, non ha problema a confessare che il suo impegno civile contro le ingiustizie, parta dalla sua fede cristiana:
"E' vero. Sono cristiano. (...) La fede cristiana c'entra nel mio lavoro, è sempre presente in tutto ciò che faccio, senza alcun dubbio. ma è presente, appunto, non è ostentata mai.
Se considero i miei testi politici? Sono testi impegnati, mai superficiali. Testi cristiani.
Sono testi di protesta? E' una definizione che può andar bene se si considera però che protesto con la certezza che Dio è la nostra unica salvezza."
Così Cockburn rispondeva  a Giampaolo Mattei, giornalista dell'Osservatore Romano, nel libro di interviste "Anima mia", pubblicato nel 1998 da ed. Piemme)

E questa fede si sente evidente nell'affrontare i brani tradizionali natalizi, che il songwriter canadese pubblica nell'album intitolato semplicemente "Christmas".
Un caleidoscopio raffinato, di una eleganza straordinaria, immersi nelle atmosfere acustiche e ritmiche del più profondo folk country, in cui plettri e voci si inseguono ravvivando echi centenari tra le montagne nevose del nord America.
Tra questi brani, tutti suonati e cantati magistralmente, si erge, grazie ad un arrangiamento "etnico" sorprendente, ideale ponte tra il Mediterraneo mediorientale e le foreste canadesi, "Les angels dans nos campagnes" un inno tradizionale francese del XVIII secolo :

"Gli angeli nelle campagne
cantano l'Inno al Redentor,
risponde l'eco dalle montagne
con questa dolce melodia:

Gloria in excesis Deo
Gloria in excesis Deo

Essi annunciano la venuta
del salvatore d'Israel
e pieni di riconoscenza
cantano lieti fino al ciel

Su cerchiamo il bel villaggio
che ha visto nascere il grande tesor!
Gli rechiamo l'umile omaggio
del nostro canto e del nostro cuor

Gloria in excelsis Deo
Gloria in excesis Deo"





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