Moon Walk - Cesare Cremonini

"La vecchiaia porta con sé un bagaglio di sapienza, di esperienze, di discernimento dei problemi della vita quotidiana.
Nello stesso tempo gli anziani ci portano la memoria di tutto ciò che ci costituisce, delle nostre radici, delle esperienze educative, culturali e storiche che ci hanno preceduto, sono il piedistallo su cui poi si è sviluppata la nostra esistenza. (...)
C'è un altro lato della realtà dei nostri vecchi: la loro fragilità, le malattie, la perdita di energie.
Essi pongono l'interrogativo sul senso della nostra vita: finiamo nel nulla?
Nessuna età, considerata in se stessa, ha un valore assolutamente positivo o negativo.
Dipende da come noi la viviamo.
Quale valore allora ci porta l'anziano che si sta progressivamente ritirando dalla vita, che non è più autosufficiente o non lo è del tutto e quindi costituisce per noi un problema? (...)
La realtà dell'anziano che si va lentamente spegnendo, ci interroga su altri drammi.
Tutta la realtà del male e del dolore viene posta davanti ai nostri occhi dai genitori che prendono congedo da noi, talvolta attraverso un tempo segnato da coscienze ridotte e da potenze fisiche annebbiate. (...)
Tornare a Dio è anche passare attraverso una condizione di bisogno.
I nostri vecchi hanno bisogno di tutto. Ma in questo modo ci insegnano che la vita necessita degli altri, del perdono, della salvezza e della misericordia che ci accolga e ci abbracci. (...)
Stare con gli anziani opera una grande semplificazione nel nostro sguardo  e nella nostra esistenza.
Non permette grandi ragionamenti, grandi riflessioni, grandi arzigogoli psicologici.
La cosa più grande che possiamo fare è stare lì, con loro, condividere le parole che dicono o che non riescono più a dire (...) semplicemente accogliendo la loro presenza." 
(da "Amare ancora" di Mons. Massimo Camisasca, Edizioni Messaggero Padova, 2011)

"Moon Walk parla proprio di mio padre. E' una canzone piena di commozione, molto personale e molto profonda. Narra dei dialoghi tra me e mio padre pochi mesi prima che mi lasciasse.
Ho avuto la fortuna di vivere questo evento drammatico in modo completo accanto a lui, giorno per giorno, quando i rituali e le dinamiche quotidiane dell'essere anziani diventano, straordinariamente, occasione di grande intimità.
La restituzione di un tempo della vita lasciato andare per sempre.
E' una canzone sulla vita, sulla morte, sulla dolcezza e sulla dignità."

Il cantautore Cesare Cremonini introduce così, in un'intervista sul sito Rockol.it, uno dei brani più intensi dell'album "La ragazza del futuro", confermandone il valore umano in un'altra intervista, questa volta al quotidiano "Avvenire":
"Il pudore cerca come alleato una forma poetica per parlare di un padre anzianissimo che sta morendo.
Al centro del brano c'è una cosa estremamente profonda, cioè la dignità.
Vivere l'esperienza di un padre anziano non solo ti insegna tantissimo in termini di maturazione personale. Questa canzone narra i dialoghi fra me e mio padre prima che ci lasciasse.
Ho avuto la fortuna di vivere gli ultimi suoi mesi accanto a lui, giorno dopo giorno: 
vedi davvero cos'è la dignità di un essere umano, mentre c'è un corpo che se ne va, ci sono un dialogo, un amore e un'attenzione che continuano.
Credo in tanti possano riconoscersi in un disco che abbia le braccia larghe per abbracciare tante persone"
Pubblicato nel Febbraio 2022, l'album risente del lungo periodo in cui è imperversata la pandemia di Covid-19:
"Vorrei essere una voce per qualcuno, una voce che accompagni e aiuti ad affrontare la vita, il domani"
dice ancora l'artista bolognese e aggiunge: " La voce di una canzone dal poter civico".
Certo, pur essendo nato nella terra dei cantautori che composero le "canzoni civiche" per eccellenza , Lucio Dalla e Francesco Guccini, Cremonini, ora nel pieno dei suoi quarant'anni, partito giovanissimo con gli spensierati Lunapop alla fine dei novanta, ne dovrà fare ancora di strada per raggiungere quelle vette creative. 
Nel solco della più classica pop song italiana, grande orchestrazioni e ricercata trama compositiva, sembra sulla buona strada e "Moon Walk", dedicata al padre scomparso, ci restituisce un cantautore sensibile e intenso, pronto ad affrontare la maturità umana e artistica.




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