Have i told you lately - Van Morrison

"Per me avvenne come la sorpresa di 'un bel giorno', quando un insegnante di prima liceo - avevo quindici anni - lesse e spiegò la prima lettera del Vangelo di San Giovanni. (...)
Diceva: 'Il Verbo di Dio, ovvero ciò di cui tutto consiste, si è fatto carne, perciò la bellezza s'è fatta carne, la giustizia s'è fatta carne, l'amore, la vita, la verità s'è fatta carne: l'essere non sta in un iperuranio platonico, si è fatto carne, è uno tra noi'
Mi ricordai in quel momento di una poesia di Leopardi (...) intitolata "Alla sua donna". 
Era un inno non a una delle 'sue' amanti, ma alla scoperta che improvvisamente aveva fatto - in quel vertice della sua vita da cui poi decadde - che ciò che cercava nella donna amata era 'qualcosa' oltre essa, che si palesava, si comunicava in essa, ma era oltre essa. 
Questo inno bellissimo alla Donna termina con una appassionata invocazione (...)
In quell'istante pensai come quella di Leopardi, fosse, milleottocento anni dopo, una mendicanza di quell'avvenimento che era già accaduto, di cui san Giovanni dava l'annuncio: 'Il Verbo si è fatto carne'
Ecco, questo è tutto. (...)
L'istante da allora, non fu più banalità per me.
Tutto ciò che era - perciò tutto ciò che era bello, vero, attraente, affascinante, fin come possibilità - trovava in quel messaggio la sua ragion d'essere, come certezza di presenza e speranza mobilitatrice che tutto faceva abbracciare"
da "L'avvenimento cristiano", di Luigi Giussani, Bur Rizzoli, 2003,  pp. 31 - 33 

Era il 1937, e il giovane Luigi Giussani, già studente in seminario, e che una volta sacerdote diventerà l'iniziatore del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, getta le basi del suo carisma pedagogico, scoprendo addirittura in Giacomo Leopardi, il poeta del "pessimismo cosmico" per eccellenza (o almeno così lo ha sempre considerato il mainstream del formalismo sia laico che cattolico) le stesse domande esistenziali sulle quali poggia la teologia del cristianesimo più concreto.


L'irlandese Van Morrison (nato a Belfast nel 1945) inizia la sua sfolgorante carriera capitanando (dai primi anni 60) il gruppo dei Them, risposta europea, insieme agli Animals, nelle categoria del rock blues agli americani Byrds. Molto più dei Beatles e sulla scia dei Rolling Stones, i Them recuperano il repertorio afroamericano del primo blues che in Inghilterra si era 'travestito' da "skiffle", un ritmo, un catalogo di brani a cui i primi passi del quartetto di Liverpool attinsero a piene mani.
Esaurita l'esperienza di gruppo, Van Morrison, da parte sua polistrumentista e compositore dal tocco originale in bilico tra jazz e rock, inanella una serie di album che rimangono nella storia musicale del secondo novecento: "Astral week" e "Moondance" contengono brani oggetto di innumerevoli cover di grande successo realizzate dai più grandi interpreti: da Ray Charles a Brian Wilson, da Michael Bublè a Rod Stewart.
Carattere burbero, voce stentorea, sforna dischi con una continuità annuale, viaggiando anche in territorio folk (famosa la sua collaborazione con i Chieftains), correndo il rischio, pur mantenendosi ad un livello di qualità elevato, di risultare un pò ripetitivo.
Pur non definendosi praticante cristiano Van Morrison ha sempre avuto una sensibilità religiosa, sia pur naturalistica, tipica della cultura irlandese, esplicitata in diversi suoi testi della sua sterminata produzione musicale e "Have i told you lately" ne è proprio un fulgido esempio.
Brano tra i suoi più famosi e "coverizzati", contenuto in un album pieno di ballate pop orchestrali con venature gospel, pubblicato nel 1989 "Avalon sunset", è, proprio come la poesia leopardiana citata da Giussani, un inno alla donna, in cui però si intuisce una dichiarazione di fede ad una realtà divina, della quale la donna, appunto, è espressione e tramite.
  


TI HO DETTO POCO FA (CHE TI AMO)

"Ti ho detto poco fa che ti amo
Ti ho detto che non c'è nessun altro sopra di te
Riempi il mio cuore di gioia
toglimi tutta la mia tristezza
allevi i miei problemi
Per il sole del mattino in tutto è gloria
saluta la giornata con speranza e conforto

Mi riempi la vita di risate
e in qualche modo la rendi migliore.
C'è un amore che è divino
ed è tuo ed è mio come il sole
E alla fine della giornata dovremmo ringraziare e pregare
a quello, a quello." 




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