E' così - Luca Barbarossa e Gli Extraliscio

"Svetlana era scappata in Polonia, con uno zaino e una borsa piccola a casa di un'amica, ma dopo cinquanta giorni è tornata a Kiev, in treno: sulla banchina ha abbracciato suo marito e gli ha detto: portami a casa nostra voglio salutare il gatto.
Hanno preso la metropolitana, poi lei ha visto le buche per terra, i calcinacci, ma anche le file delle auto che ritornano in città, gli ingorghi e la gente che smista le macerie, una signora su una sedia al sole, sul marciapiede, con gli occhi chiusi e un sorriso sulla faccia.
Svetlana ha pianto, suo marito le camminava accanto silenzioso e invecchiato, con la fronte più ampia oppure meno capelli, e lei gli ha detto: questa è la mia città.
Anche se nessuno è salvo, nessuno è al sicuro, anche se ci sono gli amici morti e le case distrutte e un presente incerto quanto il futuro. (...)
Se ci chiediamo se sia possibile non abituarsi al peggio, la risposta è: no.
Il marito di Svetlana si è abituato alle raffiche di mitragliatrice e alle sirene che dicono di andare a nascondersi in cantina, non le sente più o comunque le ignora (...)
L'essere umano è più grande della guerra, perché contiene tutto dentro di sé: il peggior male e il miglior bene. L'atto eroico di dare la vita e l'atto eroico di spazzare via le pietre dal portone e dire: non mi muovo da qui. (...)
da "Svetlana è tornata a rivedere le stelle di Kiev" di Annalena Benini , "Review" inserto mensile de "Il Foglio", Aprile 2022

La guerra, ogni guerra, mette alla prova i veri sentimenti degli uomini: la solidarietà tra chi la subisce, la coscienza di appartenere ad una comunità, ad una terra su cui ricostruire una vita, all'amore profondo e consolante tra un uomo e una donna.

"E' così" è una sorta di inno all'amore, un amore potente, un amore che fa tremare il mondo.
E' un amore contro l'arroganza dei potenti, un amore che riscatta gli umili" 
Così il cantautore romano Luca Barbarossa introduce un suo brano pubblicato nella primavera del 2022 al quale hanno collaborato un gruppo emergente dal mondo del nuovo folk "Gli Extraliscio".
Dalla carriera ormai più che quarantennale, avendo iniziato nella seconda metà degli anni 70, Barbarossa si muove con eleganza e sensibilità in un repertorio "popolare" che lo porta ad essere protagonista delle grandi manifestazioni canore del "Belpaese", Festival di Sanremo soprattutto, vincendolo una volta nel 1992, e diventa negli anni apprezzato conduttore radiofonico sulle reti Rai, capace di coinvolgere con la sua simpatia uno sterminato stuolo di colleghi in deliziosi duetti estemporanei.
Cantore della quotidianità dei sentimenti, con i suoi brani racconta quadretti di vita con una sincerità disarmante. Il suo album del 2018 "Roma è de tutti", cantato in un romanesco empatico, è un disco di brani originali che affondano nella tradizione del canto popolare a partire dalla "sanremese" Passame er sale", dialogo commovente tra due coniugi anziani e innamorati.
Barbarossa, con "E' così", conferma la sua vena poetica, attraverso una dedica d'amore dell'uomo alla sua donna, affidando a questo sentimento il motivo per combattere tutte le intemperie che la vita dovrà affrontare.     
   



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