Brother the cloud - Eddie Vedder

da "La bellezza disarmata" di Julian Carron
(Rizzoli, 2015)

"Nell'esperienza dell'incontro con la realtà, la ragione si svela come esigenza di significato totale, che si esprime nell'indomabile interrogativo: Perché?.
Essa non si accontenta di soluzioni parziali o penultime, vuole raggiungere il significato ultimo ed è perciò perennemente spalancata alla realtà, continuamente all'opera. (...)
Dunque la ragione non è lo strumento per artifici intellettuali dei quali si può fare a meno.
E' un urgenza esistenziale. (...) 
'La condizione perché la ragione sia ragione è che l'affettività la investa e così muova tutto l'uomo'
(Luigi Giussani, "Il senso religioso").
Come abbiamo visto infatti, sono proprio l'affezione, l'amicizia, la simpatia con e verso l'altro a consentire alla ragione di mantenere la sua apertura, senza soccombere alla tentazione di diventare misura, rendendo così possibile la vera conoscenza.
Per questo la ragione non esiste senza affezione." 

Nel 2015, don Julian Carron, docente di Teologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e a quel tempo Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, dava alle stampe un corposo saggio di riflessioni sul vivere e del credere oggi confrontandosi con il travaglio e le urgenze dell'uomo contemporaneo.

Febbraio 2022:
Eddie Vedder, il front man dei "Pearl Jam", band di Seattle, icona del "grunge" (movimento rock che elabora il punk, miscelandolo con il più classico rock'n roll, da Neil Young a Bruce Springsteen, con un occhio alle sonorità dei REM di Michel Stipe), pubblica il suo terzo album solista, il primo album di grande rock dopo la fase acuta, durata due anni, dell'invasione pandemica del Covid-19.
"Earthling" (Terrestre), già nel titolo, sembra affrontare quelle domande esistenziali che si sono acuite durante la pandemia: disuguaglianze, giustizia sociale, ma soprattutto la condizione umana nei rapporti personali tra la ricerca della redenzione e di un senso nel confronto con il dolore e la morte.
In "Brother the cloud" (Fratello nuvola), Vedder, sembra lanciare un grido, un saluto, ad un suo grande amico, un altro grande del rock di Seattle suicidatosi in una stanza d'albergo a 52 anni, il 18 Maggio  
2017: Chris Cornell, un'altra vita tormentata, un padre di famiglia, schiacciato dalla dipendenza di farmaci antidepressivi.
Così Vedder , in una intervista del 2020 ricordava l'amico:
"Eravamo molto uniti e non solo perché suonavamo entrambi. Eravamo vicini di casa.
Al di fuori della band vedevo più lui degli altri ragazzi del gruppo.
Facevamo delle incredibili escursioni, ci lanciavamo in avventure con la mountain bike."
E' stata una botta tremenda. (...)
No, non ho mai pensato al suicidio, anzi, tutto questo mi ha fatto aggrappare ancora di più alla vita.
Il pensiero del suicidio mi sconvolge, mi fa perfino arrabbiare, il suicidio è un atto violento che ferisce così tanta gente. E questo non è giusto."
Introducendo "Brother the cloud", però, Vedder, nell'elaborare un grande lutto famigliare (la morte del fratello minore per un incidente durante una scalata in Africa, un anno prima della morte di Cornell)  non personalizza il testo, ma afferma:
"In tema generale che posso dire è che parla di qualcuno che lascia questo pianeta.
Potrebbe accadere per caso, per intenzione, per una tragedia o tutte queste cose assieme."

Ecco allora, le accorate liriche, nelle quali il rocker di Seattle affonda il suo dolore, aprendosi ad una speranza e ad una domanda di senso, quasi superando quel muro nichilista tipico di questa generazione, e sono cantate su un compatto tappeto rock, all'interno di un album destinato ad essere uno dei migliori del 2022.

FRATELLO NUVOLA

"Avevo un fratello
ma ora mio fratello non c'è più.
Cerco nel cielo uno scorcio dei suoi occhi azzurri,
e li trovo la sua immagine tra le nuvole.
Se potessi sperare, sperare di farla sparire
pregherei fino a farmi sanguinare le ginocchia.
Se potessi dare tutto quello che ho
per riportarlo indietro oggi.
Questi sono solo sogni.
Per quanto sembri triste,
sono sempre sveglio.

Capisco che non sia stato facile per il mio amico,
oh, le promesse anche fatte a te stesso
non le puoi mantenere.
Allarga il buco del tuo cuore,
il fiume che cresce nell'oscurità erode la riva,
così che le nostre rive risultano distanti.

Non ci sono riferimenti precedenti
per questo livello di dolore.
Non posso simulare indifferenza
non posso distogliere lo sguardo
Gli anni passano
la ferita che nascondo ancora,
se sembra che io stia bene
è solo apparenza.

E non te lo augurerei
ma se mai dovessi lasciare questa terra prima di me
lo dubito fortemente
fai per me, quello che io farei per te.
Abbracciami amico mio
Abbracciami fratello mio.
Cosa sono gli amici?
Cosa sono gli amici, a cosa servono?" 




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