L' immensità - Don Backy

"Profano che non sono altro, mi domando cosa sia questa qualità 'di raggio ardente' nello sguardo che permette a determinate persone di fare da ponte per l'incontro, in cosa consista quella magnificenza di un 'possente desiderio' che rende eccezionali certe persone.
Mi chiedo se questo desiderio abbia qualcosa a che vedere con la domanda del cameriere 'cosa desidera, signore?'. O se invece, rimandi al mondo onirico del surrealismo, o, piuttosto, al mondo psichico descritto da Freud, qualcosa di simile ad una mancanza vissuta dal soggetto  durante l'infanzia e che esige da lui una domanda inconsapevole. (...)
Domando: come è possibile che il mio 'desiderio' (al singolare, ma potente e quasi in maiuscolo) sia capace di condensare tutti i miei desideri (al plurale)?
(...)
Carron (già presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione  n.d.r.) nel suo libro "La bellezza disarmata" (Bur Rizzoli, 2016) ricorrendo a una citazione di Cesare Pavese (...) afferma che la natura del desiderio è infinita: proprio nell'impossibilità di essere soddisfatto e colmato risiede la sua infinità.
(...)
Ogni innamorato ha sperimentato quel desiderio di oltrepassare il muro della realtà per scoprire il mistero e il miracolo che si cela dietro al suo stato mentale ed emozionale di fronte all'incontro con la persona della sua vita. (...)
Come se fossimo un razzo che ci spinge sempre più in là, come se la nostra anima fosse un mendicante incallito con le braccia sempre aperte per ricevere il regalo della vita con tutto ciò che esso comporta.
La nostra natura sarebbe pura avidità di una vita buona e bella."

Mikel Azurmendi, antropologo e filosofo basco, dichiaratamente laico e agnostico fino al giorno dell'incontro con la realtà di Comunione e Liberazione, racconta nel bellissimo libro "L'abbraccio. verso una cultura dell'incontro" ( Bur Rizzoli, 2019), l'esperienza concreta di come la sua vita si sia accorta di questa realtà ecclesiale, fino alla volontà di aderirvi. 
Purtroppo, Azurmendi morirà nell'estate del 2021.

"L'immensità, che ha avuto un grande successo decretato dai miei fan, per me non è una semplice canzone, è una preghiera, una richiesta d'aiuto, di non essere solo, che ci sia sempre qualcuno pronto a tendere una mano.
Il brano è scaturito proprio da un episodio di questa natura ...
Stavo tornando di notte da un concerto e non ho incrociato nessuno. Pioveva a dirotto ed era buio.
Mi sono trovato da solo, non c'era una persona o un mezzo in giro.
Mentre mi cambiavo per mettermi a dormire, ho sentito dei passi sotto il balcone e ho capito che in realtà non ero solo al mondo."

E' il 28 Gennaio 2022 e nella trasmissione di TV2000 "L'Ora Solare", Don Backy (al secolo Aldo Caponi) racconta la genesi di uno dei suoi maggiori successi con cui partecipò al Festival di San Remo nel 1967.
Autore e interprete, componente di quella risposta italiana al modello delle "factory" americane nei pieni anni '60 che fu il Clan Celentano, se ne andò sbattendo la porta in aperto dissidio con il capo carismatico: una lite furibonda intorno ai diritti d'autore sul brano "Canzone" (presentata al Festivalone nel 1968) che si trasformò in una vera battaglia legale, che lo allontanò per sempre dalla "comfort zone" promozionale.
Da allora la produzione discografica di Don Backy ebbe poca accoglienza sui media, anche se non bisogna dimenticare la creazione di "Sognando", grande brano sulla disabilità mentale, portato al successo da Mina, in una appassionata interpretazione,(vedi la "stanza" dedicata in questo blog).

Artista sensibile, testardamente fuori dagli schemi della canzone commerciale, tempo fa scrisse anche una canzone sul tema dell'aborto "Nel vento", colpito da un fatto di cronaca e dalla lettura di "Lettera a un bambino mai nato" di Oriana Fallaci. La propose a Mina, ma questa volta la grande cantante si negò.
"Mi si è risvegliato un dolore immenso, che ho sentito necessario cantare. Con rispetto per chi non la pensa come me, e però anche per far sì che altri ci possano riflettere su. Non è un caso che nel disco lo lego alla preghiera Pregherò (di cui Don Backy è autore del testo della versione italiana di Celentano  n.d.r.) qui spera che Dio guardi anche alle tragedie dell'aborto" confessa ad Avvenire nel 2017

Il racconto del suo autore sulla genesi de "L'immensità", in qualche modo ci sorprende, fa scoprire un uomo, un artista, comunque alla ricerca di un senso profondo della vita,  e ci invita a risentire il brano con più attenzione, scoprendo un significato nel testo che, magari, ci è sempre sfuggito: 
"La natura del desiderio è infinita: proprio nell'impossibilità di essere soddisfatto e colmato risiede la sua infinità" 
        



Commenti

I più letti

La costruzione di un amore - Ivano Fossati

Il Carmelo di Echt - Giuni Russo

Alessandro - Enrico Ruggeri