Dolce Maria - Omar Pedrini

"Mio Figlio la tua carne, tua, guardami proprio tua,
come la carne d'ogni tuo fratello apparso nel giro dei secoli, ha in sé assunto.
Fu me; fu te; fu ognuno.
Non una carne incerta, non delle incerte ossa
ma queste che se t'abbraccio, e così stringo, ecco,
con le mie dita tocco; le vostre, anzi le nostre;
di chi era prima, di chi era in quel momento, di chi sarebbe stato poi.
Come ti chiami, tu?
(...)
Fu anche Andrea.
Non solo ma ogni altro Andrea e Ambrogio, e Carmine,
Paolo, Agata, Lucia.
Se Lui per te si fece uomo ognuno sigillò di sé.
Io fui scelta come grembo, io, nata da carne come te,
potevo io bastare se fossi stata sola e misera di me?
Forse non fu una scelta, fu l'assommarsi in me d'ogni altra madre
che avesse detto si (...)
Tutte le altre madri, quelle di prima, quelle di quel tempo
e l'altre che vennero poi e che verranno,
scegliendo me, indegna, o degna come te, ha chiuso qui, dentro di me.
No, non le madri solamente, ma le vite, tutte le vite apparse,
le vite in quell'attimo apparenti,
quelle che apparirono dopo e che ancora appariranno nel futuro;
tutte le gioie, tutte le speranze, tutti i dolori, tutte le pene e le fatiche;
tutte le vite intere dei suoi figli negli interi loro movimenti,
furono ugualmente necessarie perché Figlio alfine si facesse."
(da "Interrogatorio a Maria" "Trilogia degli oratori" di Giovanni Testori , Bur Rizzoli, 2010)

"Interrogatorio a Maria" (1979) fa parte di una trilogia di scritti teatrali ("Conversazione con la morte" - 1978 e "Factum est" - 1981) realizzati da Giovanni Testori (1923 - 1993), grande artista lombardo; scrittore, romanziere, critico d'arte e pittore, nel momento storico della sua vita in cui testimonia il suo ri-conoscersi cristiano cattolico, proprio quando viene invitato dalla direzione del "Corriere della Sera" a raccogliere il testimone di "coscienza critica" dell'attualità italiana, per sostituire Pierpaolo Pasolini, pochi mesi dopo che il regista saggista venga assassinato da una gruppo di giovani disadattati sul litorale romano. Un compito che attirerà l'interesse di Don Luigi Giussani, con il quale inizierà un confronto e una profonda amicizia che continuerà, coinvolto dalla fraterna compagnia del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione fino ai suoi ultimi giorni di vita.
In "Interrogatorio a Maria" "(...) Testori ci appare in tutta la sua drammatica semplicità, in questa generosa protesta alla madre, a Maria che ha inteso dotare di tutti gli attributi della nostra vita terrena.
Non più una Maria eroica alla Peguy, ma una Maria quotidiana, 'del nostro telaio quotidiano'"
(Carlo Bo, saggio introduttivo, "Trilogia degli oratori", Bur Rizzoli, 2010)

"Dolce Maria" penso sia la canzone più trasgressiva che abbia mai scritto: pochi si aspettavano una preghiera da parte mia. E' una preghiera, forse, pagana, forse laica, ma io parlo proprio a Maria, perché Maria, la madre di Gesù Cristo, l'ho sempre vista un pò come una mamma, io che ho perso mia mamma tanti anni fa; e poi Maria è una figura che è contemplata da tutte le religioni più importanti, da tutti i loro testi sacri, magari non considerandola la madre di Dio ma che comunque unisce come una madre che ha tanti figli diversi.
L'ho pregata perché con le mie esperienze degli ultimi anni in ospedale, dove sono stato sospeso tra la vita e la morte, ho pensato sempre ad una figura che sia 'paciere' nel mondo.
E' una preghiera dove c'è anche il dubbio dell'uomo peccatore (ad un certo punto della canzone dico 'e se Dio non esistesse?) però nella figura di Maria e in quella di Cristo trovo le risposte per il mondo d'oggi. E poi penso fortemente che un giorno le religioni dovranno unirsi tutte insieme; tra l'altro ho un nome musulmano (Omar) e ne sono fiero. E' solo questione di tempo ma accadrà."
(da intervista video sul canale del "Sole 24ore")

Omar Pedrini (classe 1967) è uno dei protagonisti della new wave del rock italico.

In carriera dalla metà degli anni '80, fonda insieme a Francesco Renga (che poi se ne va) il gruppo dei Timorìa, che lo stesso Pedrini lascia a sua volta iniziando una produzione solista.
Personaggio eclettico, collabora a radio e televisioni, pubblica libri sempre attento alle problematiche dei giovani su droga e recupero dei valori civili di solidarietà, diverse sono le sue iniziative nel sociale a cui ha aderito; ha avuto una serie di problemi di salute che l'ha costretto ad essere operato d'urgenza al cuore per ben cinque volte, affinando le ragioni di artista e uomo sul significato della vita e della morte.
Sensibile al lato spirituale della vita, pur non rinnegando la tradizione cristiana della sua famiglia si è avvicinato alle pratiche buddiste da quando si è interessato alle vicende indipendentistiche del Tibet.
Recentemente ha partecipato con passione al progetto discografico del tributo al collega cantautore Claudio Chieffo, interpretando il brano "Favola", affermando : "Chieffo mi aiuta nella ricerca delle 'cose importanti' come la fede, in questo mio e nostro viaggio che chiamiamo vita."
Nell'estate del 2023 pubblica l'album "Sospeso", pieno di canzoni rock dai testi non banali anche sull'attualità della guerra e dell'attenzione al problema ecologico e significativamente apre con "la preghiera" "Dolce Maria", cogliendo, con semplicità e sincerità, il punto fondamentale della figura della Madre riferimento di tutto il genere umano che Testori aveva evidenziato in "Interrogatorio a Maria": "Non le madri solamente, ma tutte le vite, tutte le vite apparse (...) e quelle che appariranno nel futuro"     




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