Across the border / Matamoros banks - Bruce Springsteen

"L'immigrazione resta la croce e la sorpresa dell'America. La croce è la drammatica situazione che persiste al confine con il Messico, dove ogni scelta ha una forte valenza politica e dove ora l'amministrazione Biden cerca di far fronte all'ondata di disperati con regole d'emergenza e un'app per lo smartphone, una sorta di versione moderna di Ellis Island. (...)
Due milioni di persone senza documenti e senza diritti risultano entrate nel corso del 2022 negli Stati Uniti attraverso i deserti e i confini meno protetti del Texas, dell'Arizona, del New Mexico o della California. Un gran numero di loro sono state rispedite indietro, un altro gran numero sono probabilmente entrati restando sotto il radar e un altro gran numero sono morti.
Sono tutti 'grandi numeri' difficili da calcolare, perché lungo il confine messicano tutto avviene attraverso canali clandestini e la situazione resta disperata (...) I governatori della destra, nel frattempo ne hanno approfittato per qualche operazione mediatica giocata sulla pelle degli immigrati. (...)
Mentre i politici litigano e si fanno pubblicità su un tema tragico, migliaia di persone premono da sud e sono in balìa dei trafficanti (...) e le traversate di notte per entrare in America restano disseminate di morti.
Lo sanno bene i volontari dell'organizzazione 'Armadillos Search and Rescue' che si sono presi il compito di svolgere un triste lavoro: la ricerca dei cadaveri nel deserto, per dare risposte ai familiari dei migranti dispersi."
da "L'Ucraina del North Dakota" di Marco Bardazzi , "Il Foglio" 29 Aprile 2023

"Quando avevo ventisei anni ho visto per la prima volta 'Furore' di John Ford. E' stato un film che mi è rimasto impresso per tutta la vita. Verso la la fine c'è questa scena meravigliosa in cui Tom Joad, ricercato per aver ucciso una guardia di sicurezza che gli aveva ammazzato un amico, va da sua madre, e svegliandola le sussurra: 'Mà, devo andare'. Si siedono fuori, sotto gli alberi e lei dice: 'Tommy, sapevo che questo giorno sarebbe arrivato. Dove andrai? Cosa farai? Come potremo sapere se stai bene?'
Lui risponde: 'Mamma, penso che me ne andrò la fuori, farò qualcosa, cercherò di vedere l'ingiustizia e proverò ... tu saprai dove sono perché nell'oscurità ti sarò accanto, sarò ovunque ... quando i ragazzi torneranno a cena, la sera, io ci sarò. Perché forse non siamo anime divise, forse siamo parte di qualcosa di più grande'. 
Poi baciò la madre e scomparve nel buio.
Nella scena finale, la famiglia Joad procede verso il nord su un furgone, in cerca di un lavoro.
Il padre dice: 'Mà, ce la faremo?' e lei: 'Dobbiamo continuare ad andare avanti'"

E' un giorno di Novembre del 1995, siamo al "Berkeley Theatre", sul palco Bruce Springsteen, anticipa di qualche mese l'uscita del suo nuovo album in "solitaria" "The Ghost of Tom Joad".
Dopo l'onda lunga del primo decennio di travolgente successo all'insegna del rock'n roll, sempre in compagnia della E-Street band, il cui culmine planetario viene toccato da "Born in the U.S.A."e dopo un altro decennio di album perlomeno contradditori e molto personali, il "Boss" vuole replicare il suo ritorno delle origini folk della canzone civile americana, già visitata nella parentesi acustica di "Nebraska" e si rituffa  nella tradizione epica letteraria americana della prima metà del secolo (raccontata in musica da Woody Guthrie), partendo dal romanzo di Steinbeck "Furore", poi tramutato in film da John Ford.
Nel nuovo dolente e minimale album, Springsteen si ispira a "Furore" (romanzo che racconta il viaggio di una famiglia di migranti americani in cerca di una vita migliore), mescolandolo alla musica di Guthrie, le immagini del film ed eventi più recenti per denunciare la condizione degli strati meno abbienti, in viaggio attraverso l'America in cerca di lavoro, di fronte all'annuncio "bushiano" di un "Nuovo Ordine Mondiale".
"Across the border" è forse il brano più immediatamente accattivante di tutto il suo nuovo lavoro; è quello che più si avvicina al country pop di artisti come Emmylou Harris, Lina Ronstadt, Tom Petty, Jackson Browne, Patty Griffin.
Il testo più propositivo e solare rispetto alla cupezza degli altri nell'intero album, racconta comunque la durezza della vita di chi affronta quella linea di confine nella zona sud ovest degli Stati Uniti, là dove scorre il Rio Grande (Rio Bravo per i popoli centroamericani), l'ultimo baluardo temuto dai messicani alla ricerca di una vita migliore. 

OLTRE IL CONFINE
Stanotte la mia valigia è pronta, domani camminerò lungo questi binari
che mi condurranno oltre il confine
Domani io e il mio amore dormiremo sotto cieli di rame
da qualche parte oltre il confine
Ci lasceremo alle spalle, mia cara, il dolore e la tristezza che abbiamo trovato quaggiù
e berremo dalle acque limacciose del Rio Bravo

Là dove il cielo si fa ampio e grigio, ci incontreremo sull'altra sponda,
laggiù, oltre il confine
Per te costruirò una casa in cima ad una collina erbosa
da qualche parte, oltre il confine,
dove la pena e il ricordo si saranno placati
e dolci fragranze riempiono l'aria, pascoli di verde oro
discendono verso chiare e fresche acque
e tra le tue braccia, sotto il cielo aperto, bacerò via la tristezza dei tuoi occhi

Stanotte canteremo le canzoni che ho sognato per te, mio corazon
e domani il mio cuore sarà forte,
e possa la benedizione e la grazia dei santi
condurmi al sicuro tra le tue braccia.
Perché, cosa siamo noi se non abbiamo nel cuore la speranza
che un giorno berremo dalle acque benedette dal Signore
e mangeremo i frutti della Sua vigna?
So che la l'amore e la fortuna saranno miei, da qualche parte oltre il confine.




"Durante il tour di Tom Joad avevo l'abitudine di concludere i concerti con 'Across the border'.
Ma avevo anche un'altra canzone ... che parlava dello stesso uomo, raccontava la stessa storia, lo stesso viaggio ... in cerca dell'America sognata, oltre quella rete ... con la speranza di poter avere qualcosa di più, di meglio dalla vita.
Negli Stati Uniti, ogni anno, centinaia di persone muoiono in quel tentativo di farcela, in quel desiderio di oltrepassare il confine. Muoiono nel deserto e tra le montagne, nel retro di un furgone o nei fiumi.
Il viaggio che ho raccontato iniziava in una cittadina chiamata Matamoros, proprio di fronte a Brownsville, nel Texas. Dall'altra parte del fiume."
E' un'intervista rilasciata da Springsteen nel 2005, all'indomani della pubblicazione del suo nuovo 
album "Devils & dust", licenziato pochi anni dopo da "The rising", l'instant record in cui, dopo le pressanti richieste dei suoi fans, rielabora il lutto dell'America tutta dopo i devastanti attentati dell'11 Settembre.
Se nel lavoro precedente aveva riunito tutta la E- Street Band, in questo, immediatamente successivo, ritorna ad una splendida solitudine, anche se non così essenziale come in "Nebraska" e "Tom Joad", per raccontare di nuovo la dolente America più profonda, quella dei giovani soldati catapultati nell'Afghanistan talebano e, ancora una volta, il dramma migratorio al confine tra Stati Uniti e Messico.
E ancora una volta il rock "corale" lascia spazio alle rarefatte atmosfere del country più "polveroso".
Quello di "Matamoros banks" è uno Springsteen sempre più maturo, pronto alla denuncia, attraverso la sua musica e la sua poesia, dei mali della "sua" America. Negli anni successivi altre tappe della sua avventura artistica e altri temi affronterà: dalla rivisitazione "dixieland" del repertorio dell'icona folk Pete Seeger, alla crisi finanziaria e occupazionale alla fine del primo decennio del nuovo secolo, fino ai temi della vecchiaia incombente e i conti con la morte dei suoi amici.
Ma, l'attenzione al dramma migratorio centroamericano, ben lungi da essere risolto (come documentato dall'estratto nell'articolo con cui si è aperta questa "stanza") non verrà meno:
"In 'Matamoros banks' compio questo tragitto a ritroso, da un cadavere alla foce di un fiume, indietro fino ad un uomo che cammina attraverso il deserto, diretto verso gli argini del Rio Grande."

GLI ARGINI DEL MATAMOROS
"Per due giorni il fiume tiene sotto
poi ti fa riemergere alla luce senza un rumore
oltre gli stabilimenti e gli scali merci vuoti.
Le tartarughe ti mangiano le palpebre, così i tuoi occhi spalancati
fissano le stelle.
I tuoi vestiti si allontanano nella corrente, tra le rocce del fiume
finché ogni traccia di ciò che sei stato scompare
e le cose di questo mondo pretendono
che le cose dell'altro mondo facciano lo stesso.
Addio, mia cara,
del tuo amore ringrazio Dio.
Raggiungimi sugli argini del Matamoros

Per fiumi petrosi e letti d'antichi oceani
cammino sui miei sandali di corda e gomma:
le tasche piene di polvere, la bocca strozzata da una pietra fredda,
la pallida luna scava la terra fino alle sue ossa
Darei qualsiasi cosa, tesoro, per un tuo bacio,
per il tuo dolce amore ringrazio Dio,
per il tocco delicato delle tue dita

Il tenero ricordo di te arriva col vento della sera.
Dormo e sogno di tenerti ancora tra le braccia.
Le luci di Brownsville risplendono sul fiume.
Un grido risuona, e mi tuffo nel fangoso fiume rosso.
Raggiungimi sugli argini del Matamoros   




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