Canzone del perdono - Roberto Vecchioni

da "Fratelli tutti" Lettera enciclica, Papa Francesco
(2020 Libreria Editrice Vaticana)

"Il perdono e la riconciliazione sono temi di grande rilievo nel cristianesimo e, con varie modalità, in altre religioni.
Il rischio sta nel non comprendere adeguatamente le convinzioni dei credenti e presentarle in modo tale che finiscano per alimentare il fatalismo, l'inerzia o l'ingiustizia, oppure, dall'altro lato, l'intolleranza e la violenza.
Mai Gesù ha invitato a fomentare la violenza e l'intolleranza (...) d'altra parte, il Vangelo, chiede di perdonare "settanta volte sette" (Mt, 20, 25 - 26) (...)
Se leggiamo altri testi del Nuovo Testamento, possiamo notare che di fatto le prime comunità, immerse in un mondo pagano colmo di corruzioni e aberrazioni, vivevano un senso di pazienza, tolleranza, comprensione.
Alcuni testi sono molto chiari al riguardo: si invita a riprendere gli avversari con dolcezza (cfr 2 Tm, 2,25), si raccomanda "di non parlare male di nessuno, di evitare liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini. Anche noi un tempo eravamo insensati" (Tt  3, 2 - 3). (...)
Occorre riconoscere nella propria vita che "quel giudizio duro che porto nel cuore contro mio fratello o mia sorella, quella ferita non curata, quel male non perdonato, quel rancore che mi farà solo male, è un pezzetto di guerra che porto dentro, è un focolaio nel cuore, da spegnere perché non divampi in un incendio" (cfr Rm  12,21)"

Pubblicata nel 2020, il 3 Ottobre, presso la tomba di San Francesco, ad Assisi, nella vigilia della Festa del Poverello, durante l'ottavo anno di pontificato di Papa Bergoglio (un anno segnato drammaticamente dall'espandersi mondiale della pandemia Covid - 19), l'enciclica sociale "Fratelli tutti", è un accorato appello a tutta l'umanità ad accogliere il messaggio cristiano della pacificazione nei rapporti personali e sociali, la cui base è il perdono reciproco.  

Anno 2018.
Roberto Vecchioni pubblica l'album, forse, più bello, senz'altro tra i più intimi (e arrangiato magistralmente da Lucio 'violino' Fabbri), della sua lunghissima carriera che affonda nell'alba degli anni '70. 
Copertina del cd esplicita: il suo primo piano su cui si evidenziano i segni del tempo trascorso anche in turbolenti episodi nei magmatici anni della contestazione, ora ricordati anche con tenerezza.
Titolo: "L'Infinito"  
Una raccolta di brani che vanno dall'attualità, spesso dolente e drammatica, a veri inni alla vita, a riflessioni sulla propria esistenza attraverso il rapporto con l' Infinito.
Culmine del lavoro compositivo è "Canzone del perdono" che l'artista stesso definisce "un piccolo salmo dedicato a Papa Francesco", con una storia particolare che merita di essere raccontata.
"Qual è la cosa più bella, più alta possibile per un essere umano che poter perdonare gli altri?
Per me non è un comandamento solo divino, è un comandamento umano!
Anche se non esistesse il Paradiso, il Signore e tutto quanto, per l'etica stessa di essere uomo devi avere questa capacità di perdonare.
In realtà, questo concetto è solo della religione cristiana e credo sia più forte di ogni altra verità: i non cristiani lo imparano da una costruzione di vita materiale e sociale, i cattolici ce l'hanno per intendimento divino.
Gesù nel Vangelo è unico: sulla croce perdona un ladrone che non aveva mai visto in vita sua, e che ne aveva combinato di ogni, e gli promette che lo porterà con Lui il giorno stesso in Paradiso."

In questa intervista rilasciata nel 2018 a TV2000, Vecchioni racconta questo aneddoto riguardo a "Canzone del perdono":
"Un mio caro amico Arnoldo Mosca Mondadori doveva incontrare papa Francesco e mi chiede di scrivere una canzoncina, che lui porterà al papa come omaggio.
In un primo momento pensavo che fosse una sciocchezza, non volevo farla, poi, di notte, ci pensai e la mattina dopo la composi.
Nel giorni dell'incontro, però, il dischetto non gli venne recapitato e probabilmente questa canzone non l'ha mai sentita."
E così conclude Vecchioni:
"Francesco ha una sincerità immensa.
Il suo segreto è quello di portarsi Gesù sul viso.
Veramente lui porta Gesù sul viso."




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