Modena - Antonello Venditti
"Anche noi compagni ci siamo rotti le palle dei dirigenti cialtroni, della attività politica come missione, dell'ideologia del sacrificio (non siamo, insomma, dei nostalgici bolscevichi) e proprio per questo non vogliamo che rientrino dalla porta quelle cose che abbiamo buttato giù a calci dalla finestra. E' giusto riaffermare il diritto alla propria fantasia, alla propria gioia, ma dobbiamo renderci conto che non basta, perché i moduli borghesi che abbiamo introiettato sono così resistenti che solo attraverso un processo lungo e difficile potremo liberarcene. Noi non vogliamo, cioè, che il Movimento rinasca su nuove false coscienze (...) Troppi si dimenticano che essere comunisti significa un confronto continuo, a volte anche angoscioso, con la realtà, significa ritrovare la dura coerenza della scienza delle cose." Queste parole sono tratte da un documento del collettivo " La scimmia d'oro" (anno 1977) , anno fondamentale per la contestazione studentesc...